Punto di svolta di lungo termine.
Recce'd ha scritto fin dall'inzio del 2016 che il punto di svolta, forse decennale, sarebbe arrivato entro fine 2016, e sarebbe stato innescato da un ritorno delle aspettative di inflazione. Notate bene: delle aspettative: ai mercati finanziari non interessa per nulla se l'inflazione c'è o non c'è: ai mercati interessa ciò che gli investitori aspettano, scontano, prevedono. Ciò che poi determina i prezzi sui mercati, giorno dopo giorno.
Notate poi una seconda cosa di grande importanza: sarebbe del tutto sbagliato muovere i portafoglio SOLO sulla base di quello che fa l'inflazione presa a sé stante. In quel modo, si perde di vista il vero problema, che proveremo a risssumere così: se torna l'inflazione, che cosa accdrà ... a tutto il resto?
Non solo ai mercati (azioni, obbligazioni, materie prime, valute, Fondi Comuni, ETF, certificati), ma pure alla Istituzioni: banche, SGR, Fondi Pensione, Banche Centrali.
Noi, su tutti questi temi, lavoriamo da un ano e lavoriamo ogni mattina.
Voi fatevi la vostra opinione, magari partedo dal grafico qui in alto: oggi le aspettative a cinque anni sui seguenti cinque anni che risultano dai prezzi di mercato stanno sopra lo 1,60%: Che vuole dire sopra all'attuale rendimento dei Bonos spagnoli a 10 anni, degli OAT francesi a 10 anni, ed ovviamente dei Bund tedeschi a dieci anni.
Vi sembra sensato il quadro che vedete qui? I rischi che vedete oppure intuite sono ciò che voi desiderate avere nei portafogli?
Vi sembra ad esempio che Draghi oggi sia "messo bene"? Che sia in una "buona posizione", tranquillo e comodo, e soprattutto che sappia adesso che cosa fare? Che cosa vi hanno suggerito i vostri interlocutori (il private banker, il promotore, il consulente online)? Di ... "stare tranquilli" e pensare al medio termine?
Beh, buona fortuna.