Il punto 2016 (parte 13): la Borsa di New York

Se si fa eccezione per la Borsa di Shanghai, che (per ragioni di regolamentazione) fa storia a sé, tutte le Borse del mondo seguono quella USA: per qualche mese, da noi in Europa, ci si era illusi di fare una corsa indipendente, ma da aprile in avanti si è visto che le piazze europee passano sempre la mattina ad aspettare l'apertura di Wall Street. E' del tutto fuorviante guardare alle performances positive del 2015 (a fronte di uno S&P 500 invariato): è necessario tenere conto delle cadute di fine 2014, per capire che quelli sono solo rimbalzi per rimettersi in scia di Wall Street.

Questa è la ragione per cui è decisivo capire che cosa farà New York: la media delle previsioni degli strategisti delle banche di investimento globali si trova oggi poco sopra 2100 punti, ovvero più in basso di quanto era stato previsto già per l'anno che si è appena chiuso, il 2015. Ma fate bene attenzione: questa previsione regge solo se verranno confermate le aspettative per una ripresa della crescita degli utili societari, dopo ben tre trimestri calo nel 2015:

Most of the 30 strategists polled by Reuters cited weak earnings as their prominent concern. With S&P earnings growth projected to be flat in 2015, stocks already are pricey. The market is trading at roughly 19.3 times trailing earnings, well above its 15 average. Any stumble in earnings would make stocks even pricier. Thomson Reuters analysts now expect revenue to grow 3.9 percent in 2016, meaning any increases in costs could keep earnings flat for a second year in a row.

 A 19 volte gli utili (rapporto P/E), il mercato USA risulta su valutazioni estreme; ed è difficile immaginare un P/E che sale oltre 20, ora che i tassi ufficiali hanno smesso di scendere.  

Ma con una crescita economica attesa al 2% per il 2016 negli USA, c'è poco spazio per una crescita degli utili: i ricavi sono stimati in crescita (nominale) del 4%, ma resta da vedere se la crescita dei costi (salari) risulterà inferiore al 3% in media. Non c'è quindi alcuna garanzia di un ritorno alla crescita degli utili, anzi è giusto chiedersi se questo livello di margini sui ricavi risulterà ancora sostenibile. Nel grafico qui sotto, potete vedere le stime per la stagione degli utili che si aprirà tra pochi giorni, quella del quarto trimestre 2015 (Q4).

Come risulta da quadro che vi abbiamo tracciato, qui c'è ... qualcosa che non funziona.

Mercati oggiValter Buffo