La sola che può fermare la discesa è la Germania

Come sempre, il mondo è pieno di ottimisti quando il FTSE MIB sta a 24000 punti e lo S&P 500 sta a 2100 punti: ma quando come oggi ci troviamo a 1900 punti (e a 20500 punti a Milano) si compra solo per "il rimbalzo", mentre di ottimisti che guardano al "luminoso futuro" in giro non se ne trova più neppure uno. Non sarannno certo i rimbalzi a fermare la fase di ribasso. C'è una sola cosa che può bloccare la discesa degli indici di Borsa e dei prezzi delle obbligazioni corporate ed high yield: e non è Yellen, non è Draghi, non è Kuroda. Invece è un cambiamento della politica economica in Germania: la Germania è il solo Paese al mondo che potrebbe aumentare il deficit pubblico, ed in questo momento è sotto una forte pressione internazionale ed interna (per il collasso di Volkswagen). La Germania è stata sollecitata più e più volte, a spendere di più, da FMI, Stati Uniti e all'interno della UE: ed è molto probabile che venga proposto uno scambio tra una sorta di "mano leggera" nella gestione dei processi a VW e una maggiore disponibilità dello Stato tedesco a rilanciare la crescita economica con un maggiore deficit pubblico. Implicazioni per il portafoglio titoli? A breve termine avremmo un euro più forte, un Bund da vendere su tutte le scadenze, in generale obbligazioni in euro a rischio, e Borse che rimbalzano e poi si stabilizzano in un movimento laterale. A medio termine? Si tratterebbe di un impulso one-off, che funziona una volta sola. Non cambia molto nel medio termine, anzi aumenta ancora la enorme massa di debito che schiaccia le prospettive di crescita globali e che potrebbe essere risolta solo attraverso un calo dei prezzi che riconosca che quel debito NON è ricchezza ma solo carta (con le ovvie implicazioni per le Borse globali).

Mercati oggiValter Buffo