La parola con la "R": parte seconda

La cosa che sorprende, dei dati pubblicati negli ultimi mesi e settimane, è che dopo anni ed anni di una politica di stimolo senza precedenti, ci ritroviamo a constatare che,qualcosa, nell'economia, proprio non va. Che cosa è che non funziona? La risposta che noi diamo a questa domanda è molto precisa: il peso eccessivo del debito. L'economia globale è schiacciata oggi da una quantità di debito così grande, che non riesce più a muoversi. Ogni iniziativa di sviluppo viene bloccata dalla quantità (e non dal costo, certo) del debito in essere. E perché il debito blocca? Per una ragione semplicissima: il debito non è altro che reddito futuro, scontato ad oggi, ed il reddito futuro è già stato tutto impegnato. Non ce n'è più, di disponibile. La responsabilità? Tutta delle politiche delle Banche Centrali, questo non si può discutere. E qui torniamo, rapidamente, al blog aperto di recente da Ben Bernanke, che ha scritto la frase che potete leggere qui di seguito: "A similarly confused criticism often heard is that the Fed is somehow distorting financial markets and investment decisions by keeping interest rates “artificially low.” Contrary to what sometimes seems to be alleged, the Fed cannot somehow withdraw and leave interest rates to be determined by “the markets.” The Fed’s actions determine the money supply and thus short-term interest rates; it has no choice but to set the short-term interest rate somewhere". Qui i casi sono due: o Bernanke davvero non ha capito, oppure fa finta di non avere capito. Perché la politica di QE è precisamente il passaggio da una politica monetaria concentrata sui tassi a breve termine ad una politica che controlla tutto lo spettro dei tasso di interesse, sia lungo la curva delle scadenze fino ai 30 anni ed oltre, sia per ciò che riguarda gli spreads di credito fino agli high yields. Il QE è la "nazionalizzazione" di tutto il mercato finanziario, che serve appunto a sostenere, ed alimentare, la crescita abnorme e senza precedenti della quantità di obbligazioni emesse, che a suo volta blocca la crescita delle economie. Bernanke continua a presentarsi come "l'uomo che salvò il mondo dalla Grande Depressione": ma questa, fino ad oggi, è tutt'altro che una certezza secondo molti, tra i quali proprio ieri Bill Gross: " ... investors face a tough time ahead trying to pick places to put money in a world where basically everything is mispriced. Central banks that have kept rates low have helped boost asset prices, but the landscape will be different now that stimulus from the Federal Reserve and elsewhere is losing its impact ...".