Sui pessimisti e sui "profeti di sventura"

Abbiamo letto ed ascoltato spesso commenti scettici e forse derisori sui "pessimisti", sui"gufi", sui "profeti di sventura": di fronte a loro, come un trofeo, per anni è stato sventolato l'indice S&P 500, che ha messo a segno nuovi record a ripetizione negli ultimi tre anni. Come sempre accade però, la situazione si capovolge in tempi brevissimi: e così dobbiamo registrare che una delle grandi banche globali, una delle più grandi degli Stati Uniti, ieri 2 dicembre a fatto circolare una ricerca in cui parla, addirittura, di recessione per gli USA nel 2016. E' quasi come se fosse iniziata una corsa all'indietro: ogni banca globale prova a superare tutte le altre nel diventare cauta, prudente, e forse ... pessimista. Non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che poi, regolarmente, sono gli investitori finali a pagare il conto di queste "mode": in ogni caso, sappiate che almeno per un po' di tempo non vi capiterà più di leggere articoli oppure interviste degli ottimisti, perché in poche settimane sono spariti tutti.

Mercati oggiValter Buffo