Un risveglio improvviso

 

Abbiamo scritto, nel weekend, di quello che a tutti è sembrato un “risveglio dei mercati dall’apatia”.

Come si manifesta, in modo concreto, questo risveglio? Proviamo a portarvi un esempio concreto.

Ritorniamo indietro di poche ore: alla notte tra giovedì 23 e venerdì 24 maggio 2019. Nella notte, si fanno filtrare (come quasi sempre) notizie “positive sui rapporti tra USA E Cina. Ci fanno sapere che Trump “sarebbe” pronto a rivedere la posizione rigida presa nei confronti di Huaweii.

I contratti futures sulla Borsa di New York, a mercato USA chiuso, rimbalzano.

Poi, nel corso della seduta di venerdì, rientra tutta l’improvvisa, inspiegabile euforia della notte.

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Ci sono, evidentemente, dubbi sul fatto che una semplice frase di Trump possa cambiare il destino dei mercati. Una sorta di risveglio dal sogno.

Nel caso specifico, quali fattori hanno compensato le “notizie positive” della notte? Noi, qui sotto, facciamo per voi due tentativi di interpretazione, che si riferiscono al mercato dei cambi (ed allo yen in particolare) ed alle previsioni per la crescita USA, dopo i dati pubblicati nel corso della settimana.

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Ed ecco che le “notizie della notte” lasciano spazio ad altre sensazioni, e questo si riflette non solato sulla Borsa, ma pure sui rendimenti dei Titoli di Stato USA, che vedete sotto nel grafico.

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C’è chi esprime le sensazioni di cui scriviamo qui sopra, in modo molto esplicito: e colpisce, in questo caso, che a farlo sia uno dei volti di CNBC, la televisione degli “ultras” della Borsa USA.

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Ed ecco che il clima di RISK ON che fino a qualche settimana dominava in tutti i comparti (e non soltanto in Borsa) viene spazzato via come polvere dal pavimento. Anche nel comparto delle materie prime: nel grafico sotto, il petrolio.

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