Il duello al sole: che cosa ci dicono i tassi?

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Per gli strategisti e gli analisti delle banche globali di investimento, è stato facile il gioco fino a qui: come negli ultimi dieci anni, anche in questo inizio del 2019 è stato semplice spingere la Borsa grazie alla leva offerta dalla svolta ad U della Federal Reserve.

Come negli ultimi 10 anni, l’atteggiamento accomodante della Banca Centrale si è trasformato nella spinta che “trasforma in un genio qualsiasi idiota”, ovvero nella “marea che alza tutte le banche”.

Ma, come i lettori sanno benissimo se ricordano la storia degli ultimi 10 anni, questo tipo di “stimolo” al prezzo degli asset finanziari incontra dei limiti.

Un esempio concreto lo trovate le primo grafico più sopra: i rendimento dei Titoli di Stato a 10 anni sono scesi, negli Stati Uniti, ai minimi del 2019. A questo punto, i mercati e gli investitori sono forzati a chiedersi se questo è davvero un buon segnale. Ovvero: un rendimento così basso, a 10 anni, significa soltanto che la Banca Centrale è benevola, accomodante, amica dei mercati? Oppure significa anche che l’economia è in difficoltà?

Il dubbio acquista di importanza se si guarda alla curva dei rendimenti: come vedete nel grafico qui sotto, oggi il tasso che la Banca Centrale USA applica a 24 ore (da oggi a domani) alle banche commerciali che prendono liquidità a prestito è uguale a quello che remunera un investitore che presta denaro al Tesoro USA per 10 anni.

Vi sembra un segnale positivo, questo? Oppure è un segnale di crisi profonda'?

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Lo stesso può dirsi sulle probabilità (che si ricavano dai prezzi di mercato dei contratti futures sui Fed Funds) di un taglio dei tassi ufficiali in futuro: se seguite la linea di colore rosso nel grafico sotto, vedete che le notizie dalla Cina hanno spinto al 80% la probabilità di un taglio al costo del denaro nel 2019.

A voi che sembra? Un segnale positivo sull’economia? Oppure un segnale di crisi che si aggrava?

Come investitori, non dovete guardare all’effetto di breve termine sull’indice di Borsa, ma dovete invece chiedervi cosa succederà da qui a qualche settimana nel Mondo reale.

Come avete visto tutti, tra ottobre e dicembre 2018, l’indice di Borsa cambia direzione rapidamente.

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