I fatti che determinano i rendimenti (parte 4)

In un Post di questa serie, lo scorso 5 agosto, abbiamo segnalato l'utilizzo politico della Borsa di New York fatto dalla Amministrazione Trump: un atteggiamento spregiudicato che distorce i prezzi di Borsa andando ad influenzare in modo diretto l'atteggiamento degli investitori, specie di quelli piccoli.

A distanza di due settimane, abbiamo poi ritrovato il medesimo argomento, in un articolo dell'autorevole Edward Yardeni, che vi suggeriamo di leggere.

Se ritorniamo su questo tema, però, è per una questione più pratica. Un campanello di allarme, per chi investe in Borsa.

Fate massima attenzione a ciò che sta succedendo al dollaro USA e ricordate bene ciò che è successo negli ultimi 30 giorni: in soli 30 giorni, infatti, si è realizzata una inversione "ad U" negli atteggiamenti della Amministrazione Trump sul cambio del dollaro.

Solo poche settimane fa, infatti, Trump scrisse uno dei suoi ormai celebri "NOT GOOD" a proposito del dollaro, che in quel tweet veniva descritto come "troppo forte" a causa di errori della Federal Reserve nella gestione della politica monetaria, ed in particolare dei tassi ufficiali di interesse.

A distanza di poche settimane, ora il dollaro è molto più forte, ma dalla casa Bianca non arriva neppure una riga. E sui mercati tutti, ma proprio tutti, si stupiscono. tanto che, sulla stampa specializzata, abbondano gli articoli che spiegano che "Trump ha cambiato idea sul dollaro". Secondo questi articoli, ora il dollaro forte gli starebbe bene, anzi benissimo. 

Ai lettori del Blog noi segnaliamo che come può cambiare la linea sul dollaro in soli 30 giorni, così può cambiare l'atteggiamento verso la Borsa, e quindi... fate massima attenzione.

E valutare quanto Recce'd vi suggerisce in merito alle posizioni azionarie nei mesi finali del 2018.

Mercati oggiValter Buffo