Retrospettiva 2018: l'anno del miraggio

 
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Miraggio è il termine con il quale noi di Recce’d ricorderemo il 2018.

Tra ottobre e dicembre, sulla stampa specializzata e nelle ricerche delle banche globali di investimento abbiamo letto il termine “miraggio” migliaia di volte.

E’ piaciuto, all’industria, alle tv come CNBC, alle banche di investimento, alle Reti di promotori finanziari che vendono i Fondi Comuni: piace usare il termine “miraggio” per risolvere il problema. Quale problema? Quello di non averci capito nulla.

Tutti quelli che tre mesi fa, a settembre, scrivevano e parlavano dello S&P 500 sopra i 3000 punti della crescita USA al 4%, degli utili che crescono del 20% l’anno, oggi dovrebbero ammettere di non conoscere i mercati, e di non potere esercitare professioni che riguardano gli investimenti, dal consulente al gestore di portafoglio. Farsi da parte.

Ovvio che invece si cerchi di sbrigarsela parlando di un “miraggio”: la colpa è di tutti, la colpa è di nessuno.

Noi, per ragioni che abbiamo spiegato in numerose precedenti occasioni, siamo del parere che “miraggio” è una espressione facile da usare, ma che inganna l’investitore finale.

La realtà è che alimentare le fasi di euforia collettiva, di bolla, sui mercati, CONVIENE A MOLTI.

Conviene al vostro private banker, conviene al promotore finanziario che vende i Fondi Comuni, conviene al consulente che non è in grado di analizzare e capire i mercati finanziari, conviene alla banca di investimento che fa commissioni, e conviene persino alle Banche Centrali.

Quando poi la bolla si sgonfia, loro intanto hanno messo in tasca i soldi, e voi investitori restate con il cerino in mano, soli coi vostri FondiComuni. E dovete arrangiarvi.

Ma anche l’investitore finale, in molti casi, ha le sue colpe. Nel nostro documento settimanale di ricapitolazione, riproponiamo anche oggi l’esempio del Bitcoin: che ci ricorda di come l’euforia collettiva possa facilmente trasformarsi in un momento di stupidità collettiva.

E ripetiamo anche qui che il Bitcoin oggi non è un fatto isolato. Ci sono altre aree di mercato che sono state interessate da episodi simili, e per di fatti simili a quelli che racconta il grafico del Bitcoin oggi se ne vedranno altri, e proprio nel 2019.

Mercati oggiValter Buffo