Che cosa succederà in gennaio? Parte 2: ancora sull’orologio rotto

Chi è nostro Cliente da anni, e quelli che ci seguono attraverso il sito, sanno che Recce’d non fa né mai farà previsioni.

Il giochetto di dire oggi come finirà tra un anno la Borsa di New York, oppure il dollaro, serve soltanto a chi fa attività commerciale, per piazzarvi i prodotti finanziari, i Fondi di Investimento e le Polizze Assicurative.

L’utilità pratica è zero, ed anzi sotto zero. I fatti che vedremo, da gennaio in avanti, richiederanno nel corso del 2019 aggiustamenti, ripensamenti, revisioni. Sia delle aspettative sia dei portafogli.

Di una cosa però siamo certi: che le caratteristiche dei mercati finanziari che vedete descritte in questo titolo di oggi di Bloomberg saranno le medesime a dominare i mercati nella prima parte del 2019. Forse, con una violenza ancora maggiore.

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E’ utile fare un passo indietro, e tornare al 2017, quando molti si sono fatti convincere dalla bassa volatilità, dalla crescita globale sincronizzata, dal Bitcoin e da altre sciocchezze assortite: in quei difficilissimi momenti di mercato, è importante avere al proprio fianco chi è in grado di leggere i dati e filtrare l’emotività dei “nuovi record di mercato”. Capace di spiegare al Cliente la profonda differenza tra un momento di mercato molto particolare (anomalo) e l’andamento dei medesimi mercati nella grandissima maggioranza dei periodi.

Oggi, tutti riconoscono che il comportamento dei mercati, nel 2017, è stato semplicemente una aberrazione, una casualità, una anomalia. Chi un anno fa si fece confondere le idee, arrivando, sull’onda dell’emozione, a giudizi sbagliati e scelte sbagliate, nel 2018 se ne è reso conto, semplicemente guardando alla realtà dei fatti di mercato.

Abbiamo scritto anche la settimana scorsa che, proprio come succede con l’orologio rotto, che due volte ogni giorno segna l’ora giusta, anche sui mercati di tanto in tanto si creano situazioni anomale ed aberranti, ed è qui che serve all’investitore un supporto che aiuti ad anticipare quello che arriverà dopo. E’ questa la sola ragione per riconoscere commissioni a chi vi supporta nelle scelte di investimento.

Recce’d nel 2017 e nel 2018 ha anticipato ai propri Clienti, ed anche ai lettori (con un grande anticipo sui titoli che avete letto in questo Blog nelle ultime settimane) che la storia sarebbe finita esattamente in questo modo.

Noi abbiamo detto, e ripetuto, ai clienti, che stavamo aspettando proprio questo: un ritorno a livelli fisiologici (non artificiali) sia di volatilità sia di prezzo, per piazzare poi le mosse vincenti.

E questo sarà il tema della Sezione Operatività, su The Morning Brief, per tutta la prossima settimana: come si fa a vincere, in un contesto di mercato come questo, nel 2019? Noi abbiamo fatto nel 2018, e contiamo di ripeterci con risultati ancora migliori.

Mercati oggiValter Buffo