(29/06 09:45) Abbaiare alla luna (1)

Al Parlamento di Roma, ieri, si è discusso di BCE: della linea tenuta dalla BCE.

Per noi investitori, il fatto è sicuramente notevole. Mai, non una sola volta in precedenza, si era dibattuto in una sede parlamentare nel merito delle scelte della Banca Centrale. Con critiche non di metodo, bensì di merito (“non doveva alzare i tassi”).

Il Presidente del Consiglio ha affermato, come leggete anche sotto nel resoconto giornalistico che segue, che «Il ruolo della politica non è dire sì a tutto, ma piuttosto venire qui in Parlamento e dire qual è la posizione adottata dall'Italia».

Dice Meloni che l’Italia ha un ruolo da svolgere nel processo di decisione del livello dei tassi ufficiali di interesse.

Tutti noi investitori dobbiamo prendere nota: ascolteremo e vedremo cose simili anche in altri Paesi: la politicizzazione delle Banche Centrali è iniziata. E questo cambia molte altre cose: se vi sembrano cose banali, allora sappiate che non lo sono.

Occorre evitare che la cura sia più dannosa del male. In questi termini la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha criticato la politica di aumento dei tassi perseguita dalla Banca centrale europea per porre un freno all’inflazione. «C’è il rischio che gli incrementi colpiscano più duramente le nostre economie dell’inflazione», è il messaggio della premier.

Per Meloni è «giusto combattere con decisione» l’inflazione, ma la «semplicistica ricetta dell'aumento dei tassi intrapresa dalla Bce non appare agli occhi di molti la strada più corretta. L'aumento dei prezzi non è figlio di un'economia che cresce troppo velocemente ma di fattori endogeni, primo tra tutti la crisi energetica».

Critiche stigmatizzate dalle opposizioni. Il governo non attacca l'indipendenza della Banca centrale europea, ma difende  il suo diritto di valutare le decisioni che vengono prese: è questo il ruolo della politica, ha replicato Meloni. «Il ruolo della politica non è dire sì a tutto, ma piuttosto venire qui in Parlamento e dire qual è la posizione adottata dall'Italia».

Valter Buffo