(06/03 19:35) Seri problemi: attentati e rapine (3)

Il taglio che oggi ha scelto il quotidiano Il Fatto, a commento di Lagarde, è diverso: Il Fatto sceglie di approfondire il tema “inflazione”, e a questo proposito mette in evidenza il ruolo delle Aziende, e la parallela “pressione su salari e pensioni”. Da leggere con attenzione anche la replica dell’ABI che è il “sindacato” per le banche italiane, più in basso.

Tuttavia, secondo quanto riportato la scorsa settimana dall’agenzia Reuters, alcune rilevazioni della stessa Bce hanno messo in luce come l’inflazione dell’area euro sia primariamente riconducibili ai comportamenti delle aziende che stanno alzando i prezzi più di quanto stiano crescendo i costi per la produzione. In questa forma di inflazione, che tende ad autocorreggersi, il rialzo dei tassi serve a poco e ha comunque l’effetto collaterale di rallentare la crescita economica. Eppure i banchieri centrali insistono molto nel tenere sotto pressione salari e pensione. Nonostante la forte perdita di valore effettivo di buste paga e assegni non si contano gli inviti ad evitare “spirali inflazionistiche” tra prezzi e salari. “Indicizzare le pensioni all’inflazione non ci ha aiutato nel passato e ha generalmente contribuito ad alimentare l’inflazione che è poi finita fuori controllo”, ha detto ieri la presidente della Bce. Lagarde auspica però che le banche europee varino “delle misure per alleviare il rialzo dei tassi sui mutuatari ed evitare problemi ai debitori. “Sono sicura che molte banche sono pronte a rinegoziare i mutui, è nel loro interesse” ha detto.

“In Italia, più che in altri paesi europei, sono presenti strumenti per venire incontro alle necessità dei debitori in potenziali situazioni di difficoltà”, replica oggi il direttore generale dell’Associazione bancaria italiana Giovanni Sabatini “Nelle attuali contingenze – aggiunge Sabatini – sarebbe necessario reintrodurre flessibilità regolamentari per evitare effetti pro-ciclici, in particolare per quello che riguarda le vincolanti e eccessivamente rigide regole dell’Autorità Bancaria Europea (Eba) in materia di ristrutturazioni onerose”.

Valter Buffo