(15/11 09:05) Stanno impastando(vi) proprio un bel panettone (1)

Il mini-rally delle Borse, delle ultime due settimane, come tutti sapete ha NULLA a che fare con gli utili. E come forse avete già capito ha NULLA a che fare con l’inflazione e le previsioni per i tassi ufficiali. Ed ha NULLA a che fare con la crescita del PIL. Ed ha nulla a che vedere con le prospettive 2024.

E’ successa la stessa cosa con il petrolio: quando è arrivato a 65$ qualche mese fa, si è deciso di intervenire. Putin ce lo ha spiegato: “se no, finiva a 40$”.

Arrivati a novembre quelli delle banche di investimento hanno capito che si rischiava uno scivolone. Ed hanno, tutti insieme, anticipato lo “outlook 2024”.

La ragione? Non era rimasto nulla di altro da dire. Non gli utili, non il PIL, non l’inflazione, non il debito (meglio dimenticare), non i Paesi Emergenti. Ed allora, l’accordo: “parliamo tutti di fine 2024!”.

Era indispensabili dare, al venditore porta-a-porta, al promotore finanziario, ed anche all’investitore fai-da-te del Web, delle chat, dei meme-stocks e di Robinhood una bella storia da raccontare a fine anno. Rosea, profumata, piena di entusiasmo ed euforia. La cosa è spiegata benissimo dall’articolo nell’immagine, scritto dall’espertissimo ed autorevole John Authers.

L’industria del risparmio, nel 2023, funziona così: tenere la massa il più possibile distratta dalla realtà. Mai parlare di cose che esistono: sempre disegnare il futuro come il Mondo di Barbie.

Ogni investitore, ed ogni lettore di Recce’d, sa quanto durano queste “iniziative del marketing”. Durano NULLA. Come abbiamo visto, almeno altre sette volte, negli ultimi due anni.

E questa durerà anche meno delle precedenti.

Valter Buffo