(21/11 13:30) Quando Recce'd vi è particolarmente utile (7)
Avete forse letto nel nostro Blog a proposito dello Outlook 2023: quello di Recce’d e quello degli altri.
Oggi il Corriere della Sera ci aiuta: ci aiuta perché con un articolo vi mostra in che modo tutti i media amplificano, intenzionalmente e in modo unanime, lo Outlook delle banche di investimento.
Grazie al Corriere della Sera, potremo fare tra oggi e domani una serie di esempi concreti.
Abbiamo dedicato tre tweet al comparto delle obbligazioni high yield, ed altri tre al comparto delle azioni europee. Ora parliamo di Banche Centrali.
Leggendo ciò che segue, vi rendete conto immediatamente di come vengono RIPETUTE le cose che già avete letto nel nostro Post del Blog datato 19 dicembre.
Si RIPETE esattamente ciò che avete letto in quel nostro Post e che scrive Morgan Stanley. Oppure UBS. Oppure JP Morgan. Oppure BNP Paribas. Oppure Goldman Sachs. E’ una grande catena commerciale, dedicata alla VENDITA.
E le banche centrali come agiranno?
Non è chiaro se le banche centrali schiereranno fino alla fine il proprio arsenale contro l’inflazione o ripiegheranno, a favore della stabilità finanziaria: per la prima volta da 20 anni a questa parte, argomenta Carpenzano, le autorità monetarie non possono perseguire entrambi gli obiettivi contemporaneamente. «La Bce si vedrà costretta a tutelare la stabilità finanziaria, perché il debito dell’Italia potrebbe creare dei problemi, se i tassi salgono troppo. La Fed invece può proseguire più indisturbata», dice ancora Carpenzano. In ogni caso, secondo Franco, l’errore più grave che gli investitori possono commettere è quello di impostare le strategie di portafoglio del 2023 guardando nello specchietto retrovisore. «Il famoso pivot della Fed, il giro di boa nella politica monetaria, prenderà forma probabilmente nel primo trimestre», prevede Franco. La stretta non è ancora esaurita. I tassi Usa sono saliti da zero al 4% in un anno. «Il punto di arrivo potrebbe essere il 5% — annota Carpenzano —. Possiamo dire che il reddito fisso l’ha già in buona parte scontato. E ora che i rendimenti dei bond sono saliti, offrono un cuscinetto in grado di proteggere da ulteriori ribassi nei prezzi». Meno chiara è la prospettiva delle Borse, nel medio termine. «Fin qui il settore privato ha dimostrato una straordinaria resilienza. Ma nel secondo semestre del 2023 si avvertirà tutto l’impatto del restringimento delle condizioni finanziarie. Sarà una specie di duello, il cui esito deciderà se avremo un ciclo che atterra in modo morbido o uno scivolamento in recessione — conclude Franco —. Ma anche in caso di recessione, non sarà profonda».