La vostra salute, la vostra alimentazione, il vostro portafoglio e i vostri risultati (prima parte)
Lo scorso 23 giugno abbiamo pubblicato in questo Blog la prima parte di un nuovo Longform’d dedicato alle Borse e ad AI in modo particolare. E sette giorni fa la seconda parte.
Una terza parte sarà pubblicata tra qualche giorno. Una eventuale quarta parte sarà pubblicata alla fine del mese di luglio.
Oggi però ci occupiamo … della vostra salute (… in vista della “prova costume”). Ed anche in questo caso, ci sarà per voi una seconda parte.
L’inizio del secondo semestre è il momento perfetto per parlare di performance.
Oggi Recce’d vi scrive a proposito della vostra salute, ma pure di performance.
Iniziamo dalla salute. La vostra salute fisica e la vostra salute mentale.
Partiamo dalla salute fisica, ed in particolare dalla vostra alimentazione.
Non preoccupatevi, non ci dilungheremo sui temi del momento, dalla dieta intermittente alla dieta mediterranea alle tante altre diete delle quali si legge, ogni giorno, su ogni quotidiano, articoli che puntano a catturare l’attenzione dei tanti lettori diretti verso la spiaggia ed afflitti da una forma fisica che loro giudicano insufficiente.
Non prenderemo una posizione su tutte queste diete alternativa: manchiamo di competenza specifica.
Ci sentiamo però di dire che, per ciò che riguarda l’alimentazione, è certamente da consigliare una alimentazione equilibrata e regolare. Sicuramente, il nostro e vostro fisico beneficia di un regime alimentare ricco e variato. E soprattutto beneficia della vostra capacità di eliminare, o quanto meno limitare, gli eccessi.
E qui, ci spostiamo su quel terreno dove noi di Recce’d abbiamo le competenze necessarie: e le migliori competenze almeno nel panorama italiano.
Grazie a queste competenze, ogni giorno il nostro lavoro non soltanto genera, in modo regolare, quella di cui ogni investitore si alimenta: la performance.
Grazie al nostro lavoro sui portafogli modello, noi da quindici anni garantiamo ai nostri portafogli modello anche di … evitare gli eccessi.
Per questo mestiere, che noi di Recce’d svogliamo ogni giorno al massimo livello di efficienza in Italia, applicandola ai portafogli modello, performance e rischio dicono quasi tutto.
Sono la sola cosa che conta, per il Cliente investitore.
Questo nostro Post ritornerà, più in basso, sul grafico che vedete sopra: e ci ritorneremo per un commento.
Lo spunto per il nostro Post è la diffusa insoddisfazione che tutti gli investitori italiani provano nel luglio 2024. Ne abbiamo riscontro praticamente ogni giorno.
Una insoddisfazione che si traduce in sfiducia diffusa vero le Reti di vendita, e verso tutti quelli che si fanno etichettare come “consulenti”, e che sul biglietto da visita scrivono wealth manager, private banker, family banker, direct banker, e più in generale financial avisor, o in qualche caso (sono pochi) SCF.
Tutti questi “consulenti”, nella realtà, fanno un mestiere che si chiama, propriamente, “promozione finanziaria”: ed il loro reddito, con cui pagano le spese della propria vita privata, è generato da commissioni che vengono retrocesse dalle Società delle quali loro, i “promotori finanziari” piazzano la merce.
Contraddicendo nella pratica i principi della Legislazione internazionale di settore. Ed operando in conflitto di interesse e quindi contro l’interesse di voi, investitori individuali oppure Istituzionali che leggete il Blog di Recce’d. Con il beneplacito di CONSOB e Banca d’Italia
Per quale ragione oggi tutti voi investitori vi sentite insoddisfatti e sfiduciati?
Proprio oggi, dopo che avete appena letto che “la Borsa di New York ha fatto segnare un nuovo record”: come è possibile?
Per spiegarlo in modo chiaro, e concreto, abbiamo ancora una volta preso a puro titolo di esempio una immagine che viene messa a disposizione liberamente, attraverso il Web. tantissime altre noi abbiamo utilizzato in passato, ricavate da altre fonti ma sempre liberamente circolanti sul Web.
A cosa serve questa immagine: ci serve a documentare un fatto:
oggi tutti gli investitori italiano soffrono di irritazione e sfiducia perché tutti hanno ricevuto la medesima proposta di investimento, per la gestione del proprio risparmio, e adesso hanno realizzato che quella proposta (lo standard dell’industria che distribuisce prodotti finanziari attraverso i promotori finanziari) proprio NON funziona.
E non funziona perché non può funzionare.
Quello che vedete nel grafico è l’andamento di un portafoglio di Fondi ed ETF che è stato, con grande probabilità, anche l’andamento del vostro portafoglio titoli, dal 2020 ad oggi. Seguite la linea blu.
Dovete tenere a mente che il dato presentato nel grafico NON include le commissioni pagate dal Cliente. Le commissioni in questo caso abbassano la linea blu.
Dobbiamo precisare subito. Quello che vedete sopra NON è l’andamento dei nostri portafogli modello. Anzi: NON ci somiglia, neppure un po’.
Ma restiamo, per il momento, al vostro portafoglio titoli, al vostro risparmio, ai vostri soldi investiti sui mercati finanziari.
Come dice il grafico, non è neppure un cattivo momento, oggi. Il risultato, degli ultimi quattro anni e mezzo. Oggi il risultato è positivo, diciamo del 5%, in 54 mesi. Già è meglio di sei mesi fa, quando i vostri soldi erano MENO di quelli che avevate nel febbraio 2020.
E molti di voi neppure sapevano il perché.
Ci ritorneremo. Ora, restiamo sul grafico sopra. Che dice tantissime cose.
Nella gestione del portafoglio e degli investimenti, la performance (quando viene letta in modo corretto ed analitico) dice praticamente tutto.
Guardate il grafico sopra e fatevi alcune domande. Poi, guardate anche il grafico che segue.
Il grafico qui sopra racconta la medesima storia del grafico precedente ma si allunga nel tempo: copre infatti circa quindici anni, gli ultimi quindici anni.
Guardate con attenzione: già nel 2015 il portafoglio in questione (la linea blu), che nella sostanza è uguale al vostro portafoglio, con minime rettifiche, aveva toccato un livello che, sempre nella sostanza, è lo stesso livello di oggi. In buona sostanza, valeva nel 2015 quanto vale oggi, dieci anni dopo. La performance complessiva, in 10 anni, fa … sorridere.
Ad ottobre dello scorso anno, questo portafoglio aveva un rendimento per gli ultimi dieci anni, pari a zero. Poi, c’è stato un furioso rialzo delle Borse (prima, per i “tagli dei tassi che arrivano già a marzo 2024”, e dopo per “AI rivoluzionerà il nostro modo di vivere”: ricordate?) e voi avete recuperato qualche punto percentuale. Sui 10 anni, qualche punto percentuale.
Ritorniamo a precisare, per chiarezza: questa performance NON somiglia, per nulla, alla performance maturata sui portafogli modello di Recce’d.
Per quale ragione noi giudichiamo interessante esaminare questi dati con voi lettori? Perché riguardano direttamente voi, lettori di Recce’d, che più o meno avete questo tipo di storia.
Non riguardano invece chi è Cliente di Recce’d e segue le indicazioni dei nostri portafogli modello.
Ritorniamo però alla domanda che ci siamo posto in precedenza: perché tutti gli investitori ed i risparmiatori oggi sono insoddisfatti, innervositi, e sfiduciati?
Per la semplice ragione che sanno già come andrà a finire. E lo sanno perché ci sono già passati
Quello stesso portafoglio, che avete visto nelle prime tre immagini, ha perso per due volte più del 20% del suo valore (il valore complessivo del portafoglio, sia chiaro: se andiamo dentro il portafoglio, ci sono sicuramente posizioni che hanno perso molto,, ma molto, di più) negli ultimi quattro anni e mezzo.
Due cali superiori al 20% in 54 mesi.
E tutti voi, investitori che vi affidate al “consulente” iscritto al OCF (hanno ri-battezzato anche l’Albo dei promotori finanziari, ma resta sempre quello) tutti voi vi siete sentiti proporre, con insistenza, sempre un unico portafoglio, quello bilanciato, quello con azioni, obbligazioni e una quota infima di “qualche cosa di esotico ed insolito”. Sempre la stessa cosa, per tutti, e per anni ed anni.
E quindi, tutti voi lo sapete già, che i guadagni di oggi (quelli minimi che abbiamo già visto) NON sono guadagni veri e propri, perché tutti voi sapete già che NON dureranno. Lo sapete tutti, vero? Lo sapete come va poi.
Noi di Recce’d anche oggi, nel luglio 2023, vi diciamo di non restare lì seduti ad aspettare che il tetto della casa vi cada sulla testa. Non restate passivi nell’attesa del prossimo calo nel 20%-30% del vostro portafoglio complessivo.
Calo che, come tutti sapete, arriverà certamente. Se continuate ad investire in questo modo i soldi che avete risparmiato. E quindi, cambiate ora.
Le due immagini, quella qui sopra e quella qui sotto, vi mostra che anche i grandissimi nomi della gestione internazionale non sanno fare altro che quello che abbiamo appena visto.
Vi proponiamo qui sue qualificatissimi esempi, un grande nome europeo (sopra) ed il più grande di tutti (americano, sotto).
Come vedete l’andamento risulta IDENTICO a quello visto in precedenza. Ed a quello del VOSTRO portafoglio titoli. Ed i risultati sono insoddisfacenti.
Avremmo potuto farvi vedere Goldman Sachs, Janus, Franklin Templeton, Fidelity. Oppure Eurizon, Pioneer, UBS, Schroeders. E tutti gli altri: cercateli voi stessi, è facilissimo, sul Web.
I risultati per un portafoglio multi-asset bilanciato, gestito con criteri tradizionali dalla parte tradizionale dell’industria (ovvero le Reti e le Società di Fondi Comuni) sono TUTTI IDENTICI e si comportano tutti allo stesso modo.
Non è questo, che voi volete dalla gestione dei vostri investimenti. Non è questo, che voi cercate. Voi volete altro.
Ed altro esiste: è solo che nessuno ve lo dice. Fino ad ora.
Ritorniamo per un momento sul fatto che Recce’d ha evidenziato sopra: tutta intera l’industria dei Fondi, e tutte quante le Reti dei promotori finanziari (che si sono fatti ribattezzare “consulenti”) costringono al Cliente ad investire in modo ottuso e perdente, sempre sul medesimo portafoglio, da 50 anni a questa parte.
Non sanno fare altro:
per ciò che riguarda i gestori dell’industria dei Fondi Comuni sono educati dalle Università e dalle loro esperienze sullo schema perdente del benchmark e della asset allocation (quella di media/varianza, che risale niente meno che agli Anni Cinquanta del secolo scorso: validissimo allora, oggi ciarpame).
mentre per ciò che riguarda i venditori, ovvero i promotori finanziari, loro stanno anche peggio di così: loro proprio NON sono educati, l’esame OCF come tutti sanno si limita a verificare requisiti minimi, e vecchi, e superati dalla realtà dei mercati finanziari, e molti tra questi “consulenti”, che poi vengono a casa vostra a fare questa sorta di “gestione mascherata” imbeccati dal loro ufficio marketing, non dispongono neppure di queste minime conoscenze. Non si può fare “gestione” solo leggendo Milano Finanza la mattina: finisce male.
Spesso venditori prima erano già venditori ma in altri settori, dall’abbigliamento alla telefonia, magari cuochi, oppure erano giornalisti, oppure erano influencer sul Web. E si inventano la giornata, ai vostri danni: tutti propongono sempre e solo le stesse cose, ovvero il 50% di obbligazionario, il 30% di azionario, ed un 20% “a fantasia”. Senza neppure avere la minima idea del perché vi fanno quella proposta: loro si limitano a leggere ciò che scrive il Marketing, che loro hanno ribattezzato “Ufficio Studi” perché suona più “serio” (non lo è). Per loro è importante NON la vostra performance, quanto “stare bene nascosti nel gregge”. Il resto “… beh comunque il Cliente non va via perché non sa dove andare, è tutto uguale”.
Il problema, come abbiamo scritto all’inizio, sta tutto nel risultato, nella performance che voi ricavate: noi ci auguriamo che il lettore abbia chiarissimo leggendo questi dati ed i nostri commenti, che questi grafici ci raccontano di soldi, di risparmi, di portafogli titoli gestiti male, gestiti in modo non efficiente.
Ripetiamolo: questi portafogli sono gestiti male.
La lettura dei grafici e dei commenti dovrebbe avervi chiarito che
chi vi consiglia e vi spinge a investire il vostro risparmio in questo modo NON fa il vostro interesse
voi siete, semplicemente, come legati alla zattera che sale se l’onda sale, e scende se l’onda scende
chi si presenta a voi come “gestore” oppure “consulente” e vi propone una soluzione di questo tipo in realtà non fa nulla, per voi: sta lì a vedere come andranno i mercati, per poi venire da voi a dire “è andate bene” oppure “è andata male”
quelli che vi ingannano raccontandovi che “alla fine i mercati salgono sempre” sono soggetti che dispongono di una conoscenza insufficiente della storia dei mercati finanziari, non ne conoscono il funzionamento, non ne capiscono il legame con l’economia reale, con la politica e con la geopolitica
questo “consulente” non è qualificato a sufficienza, e non dovrebbe fare il “consulente”. Utilizzare argomenti “pubblicitari” e di marketing è una cosa, fare il consulente è tutt’altra cosa. Anzi, è proprio l’opposto.
Non dovrebbe essere questo lo stato delle cose nel 2024, invece è proprio così che stanno le cose. E lo sanno bene in CONSOB, in Banca d’Italia, e lo sanno i Magistrati. Hanno tutti i dati.
Ora, dopo avere letto questo Post, lo sa anche ogni lettore di Recce’d.
I grafici che avete appena visto, ed il grafico della vostra performance, sono la prova documentale di tutto ciò che Recce’d ha scritto, in questo Post ma anche negli ultimi quindici anni.
E spiegano la vostra frustrazione e la vostra sfiducia.
Proprio ora, proprio adesso: quando invece dovreste avere fiducia e capacità di cogliere le occasioni.
Perché le occasioni, quelle vere, oggi ci sono, e sono grandissime: ma NON sono quelle che vi dice chi si presenta come “consulente”, non sono quelle che leggete su PLUS e non sono quelle che vi raccontano su CNBC. Di questo, potete essere certi (anche guardando al rendiconto ed alla vostra performance degli ultimi dieci anni).