Una Borsa semi-seria
Il lavoro di Recce’d sui risultati trimestrali delle Società quotate è quotidiano,
E viene fatto nell’esclusivo interesse del Cliente: a differenza di tutte le banche internazionali di investimento, noi di Recce’d non dobbiamo favori a nessuno, non dobbiamo compiacere nessuno, e non prendiamo soldi direttamente dalle aziende quotate.
Il nostro lavoro quotidiano sui dati trimestrali (fatto con disciplina, e sulla base di modelli proprietari di valutazione) è necessario per individuare le autentiche OPPORTUNITA’ di Borsa (quando ce ne sono) ed evitare al Cliente investitore trappole e inganni.
Per capire dove sta oggi IL VALORE: scegliendo tra singoli titoli quotati e settori di Borsa. Quando c’è una scelta che abbia senso.
Recce’d questa settimana, come già l settimana scorsa, pubblica, nel The Morning Brief, ogni mattina un estratto di questo lavoro nella Sezione Operatività: serve ad anticipare le nostre prossime mosse sui titoli e sugli indici azionari.
Recce’d non può, ovviamente, trascrivere tutto questo lavoro in un Post del Blog.
In aggiunta a questo, il lavoro, ed i sui frutti, li riserviamo ai Clienti che condividono con noi questa strada, e con le commissioni supportano il nostro lavoro di analisi, presupposto per la gestione dei portafogli modello.
Qui nel Post di oggi proveremo a fornire ai lettori una estrema sintesi al 20 ottobre 2023, aggiungendo alcuni spunti divertenti, che ci auguriamo siano graditi al lettore, perché alleggeriscono la lettura. Li troverete alla fine del Post.
Che cosa si aspetta dalle trimestrali la massa degli investitori?
Come leggete sopra nella prima immagine, alla partenza di questa stagione delle trimestrali gli analisti delle banche di investimento puntavano tutto, ma proprio tutto, sui cinque grandi titoli chiamati Big Tech. Non c’è altro.
Fino al 20 ottobre, le cose come sono andate?
A giudicare dai prezzi non benissimo. Leggete due immagini qui sopra, con dati a campione ma significativi.
Resta però la domanda i recenti movimenti dei prezzi e degli indici di Borsa davvero sono spiegati dalle trimestrali?
Come potete leggere nell’immagine che segue, e ritorniamo indietro solo di un mese, si scriveva e si diceva che le banche globali di investimento avrebbero presto corretto AL RIALZO i target per fine 2023 per la Borsa a New York. Era la “stagionalità”, un fattore (o presunto tale) del quale noi di Recce’d riparleremo sicuramente.
Torniamo alle banche di investimento, costrette (un mese fa) a rivedere al rialzo i target.
Costrette a farlo, dalla performance dello stesso mercato: una performance che loro, le banche globali di investimento, NON avevano però previsto, a gennaio.
In un mese, questi umori e queste intenzioni sono cambiati, e nessuno scrive o parla più di “revisioni al rialzo”.
Ma anche in questo caso: ha senso dire che si tratta della conseguenza delle trimestrali? Oppure c’è dell’altro?
In alternativa: è possibile che alcuni “temi di vendita”, molto sfruttati nella prima parte del 2023, si siano un po’ … consumati, ed abbiano esaurito la loro “spinta di marketing”?
Potrebbe essere che un certo numero di persone abbia ripreso in mano grafici come i quattro che vedete nell’immagine che segue, e che si sia fatto delle domande?
Oppure, è tutta una … manovra combinata? Una manovra decisa a tavolino? Un complotto ai danni dei festanti investitori delle piattaforme on line, dei meme stocks, dell’ottimismo e dell’euforia?
Rileggiamo le parole di Jerome Powell, grade capo della Federal Reserve giovedì 19 ottobre.
Potrebbero, dice qualcuno, contenere qualche segnale ai mercati finanziari.
Il discorso del Club Economico di New York
Il 19 ottobre il presidente della Fed Jerome Powell ha tenuto un discorso decisamente aggressivo nei confronti di azioni e obbligazioni al New York Economic Club. Anche se il mercato azionario (SP500) e quello obbligazionario (TLT) sono entrambi leggermente crollati dopo il discorso, la portata dell’allarme politico è lungi dall’essere pienamente compresa dai mercati. In effetti, i prezzi delle azioni più bassi e i tassi di interesse più alti potrebbero rappresentare una tendenza secolare per il futuro.
Gli "avvertimenti" più evidenti
I media hanno colto gli “avvertimenti” più evidenti, già conosciuti e per lo più scontati.
Discutendo dell’economia attualmente forte, nonostante l’inasprimento della politica monetaria negli ultimi 18 mesi, Powell ha affermato che “l’economia potrebbe essere un po’ meno suscettibile agli aumenti dei tassi”, soprattutto a causa del fatto che le aziende e i proprietari di case hanno bloccato tassi di interesse fissi bassi tassi sul loro debito e, quindi, non sono influenzati dal recente aumento dei tassi di interesse. Pertanto, Powell ha affermato che "potrebbe darsi che i tassi non siano stati abbastanza alti per un periodo sufficientemente lungo" - e questo è essenzialmente il messaggio "più alti più a lungo" che già conoscevamo.
Discutendo i ritardi attesi con cui la politica monetaria dovrebbe influenzare l'economia, Powell ha riconosciuto che la Fed ha rallentato il ritmo di aumento dei tassi di interesse "per dare tempo all'inasprimento della politica monetaria di funzionare". L’implicazione è che la Fed potrebbe aver finito, o quasi, con l’attuale campagna di rialzi dei tassi di interesse per attendere gli effetti ritardati, anch’essi prezzati dal mercato. I futures sui fondi federali scontano la possibilità di un altro rialzo nel gennaio 2024 con solo una probabilità del 35% circa.
Eppure, Powell riconosce che “l’evidenza è che la politica non è troppo restrittiva in questo momento”, nel contesto della discussione sul tasso neutrale. Ciò invia un messaggio contrastante: se l’attuale livello dei tassi di interesse non è “sufficientemente restrittivo”, allora saranno necessari ulteriori aumenti dei tassi di interesse. Ciò rappresenterebbe una sorpresa negativa per i mercati e probabilmente causerebbe una lieve svendita di azioni e obbligazioni.
Powell riconosce che le attuali pressioni inflazionistiche "si verificano tutte in un contesto di domanda molto forte", alimentata dal forte mercato del lavoro, che sta diventando sempre più in equilibrio con l'aumento dell'offerta di lavoro: il tasso di partecipazione delle donne in età più elevata è in aumento a causa lavorare da casa e l’immigrazione è aumentata. Ma Powell riconosce anche che la questione della “offerta limitata” sta aumentando le pressioni inflazionistiche.
Il terribile avvertimento (che molti non hanno notato)
Il terribile avvertimento è avvenuto nel contesto della discussione sul recente aumento dei rendimenti a lungo termine.
Powell ha suggerito che il recente aumento dei rendimenti a lungo termine "non è dovuto ad aspettative di inflazione più elevate o a mosse politiche a breve termine" ma è dovuto principalmente all'aumento dei premi a termine.
Nel tentativo di spiegare l’aumento dei premi a termine, Powell suggerisce la possibilità di:
"le aspettative "più elevate per un periodo più lungo" dovute
alla forza dell'economia,
i deficit fiscali insostenibili,
il QT e
il cambiamento nella correlazione tra obbligazioni e azioni – gli shock dell’offerta rendono le obbligazioni meno attraenti come copertura per le azioni e quindi il premio a termine deve aumentare.
Inoltre, Powell riconosce che "i rendimenti obbligazionari più elevati inaspriscono le condizioni finanziarie". Tuttavia, ciò non è dovuto alle aspettative che “noi (la Fed) faremo di più”: potrebbero esserci fattori strutturali a lungo termine, in particolare 1) la correlazione tra azioni e obbligazioni e 2) deficit fiscale insostenibile.
Tuttavia, Powell riconosce di non conoscere con certezza le ragioni dietro l’aumento del premio a termine, e quindi la Fed “lascerà che si svolga e lo guarderà”, il che sta “riducendo marginalmente lo slancio per continuare ad aumentare i tassi. " Ciò rafforza il messaggio che la Fed probabilmente metterà in pausa il ciclo di rialzi dei tassi di interesse, il che dovrebbe essere positivo per il mercato.
Tuttavia, Powell riconosce anche che “l’inflazione pandemica” potrebbe essere il problema strutturale e che la “tempesta perfetta della disinflazione” degli ultimi 20 anni è ormai finita perché gli shock dall’offerta manterranno elevate le pressioni inflazionistiche in futuro.
Powell continua e riconosce che "l'effetto del limite inferiore è stato un grosso problema" per la politica monetaria durante la stagnazione secolare degli ultimi 20 anni. In sostanza, quando i tassi di interesse sono vicini allo 0% in tempi normali, come si fa a tagliare e stimolare l’economia in tempi difficili?
Hai colto l'avvertimento?
Ecco cosa Powell non ha detto: durante gli ultimi 20 anni di disinflazione, il problema del limite zero è stato risolto con il QE: espansione del bilancio o stampa di moneta per stimolare la domanda.
Ma ora che il tasso neutrale è aumentato e poiché probabilmente continueremo a dover affrontare pressioni inflazionistiche dovute a shock dall’offerta, il tasso di interesse nominale non tornerà al livello dello 0%. Pertanto, in futuro non ci sarà più bisogno del QE per stimolare l’economia. Il problema del "limite zero" non è più.
Quindi questo è il terribile avvertimento: niente più QE: questo è dannoso per azioni e obbligazioni.
Powell lo ammette effettivamente quando menziona "la rottura della correlazione tra azioni e obbligazioni", che secondo lui è un fattore strutturale che causa premi a termine più elevati. La correlazione dovrebbe essere negativa, quando il mercato azionario scende dovresti essere in grado di coprirti acquistando obbligazioni, poiché i tassi di interesse diminuiscono. Ciò non accade più; obbligazioni e azioni stanno crollando insieme. Perché? Niente più QE. Questo è l'avvertimento in bella vista.
Implicazioni
Si prospettano tempi difficili per azioni e obbligazioni. Dove nascondersi? Alcuni dicono che l’oro (GLD) potrebbe essere la soluzione. Tuttavia, anche l’oro beneficia del QE poiché il dollaro USA si deprezza. L'oro potrebbe muoversi in base alla rigorosa attrazione del paradiso sicuro. Tuttavia, l’oro non paga interessi o dividendi. Pertanto, anche la speculazione sull’oro per ottenere plusvalenze è rischiosa.
In questo contesto di tassi di interesse a breve termine “più alti più a lungo”, l’asset più interessante è la liquidità, o buoni del Tesoro, con scadenza fino a 12 mesi.
In alternativa, sono appropriate anche strategie di trading tattico e investimenti in hedge fund o CTA che giocano il ciclo dal lato lungo e corto.
Volete sapere se noi di Recce’d siamo d’accordo oppure no?
Tutto il testo, che vi abbiamo appena fatto leggere, elenca soltanto dati di fatto, tutte cose che oggi già vedono tutti. Basta leggere il giornale la mattina
La sola eccezione, nel testo che avete appena letto, è la parte finale. Implicazioni.
Ecco: qui Recce’d non è, per nulla, in accordo.
Se vi interessa, contattateci, e noi vi spieghiamo i punti del nostro disaccordo.
Veniamo però al futuro: quali fattori determineranno il futuro andamento delle Borse?
Forse la Federal Reserve. Forse la recessione. Forse le trimestrali. Forse il deficit dello Stato. Forse i tassi di interesse. Forse l’auto elettrica, Forse il Bitcoin.
Oppure, forse, alla Borsa adesso serve un’altra “botta di Nvidia”?
Ed arriverà, con la trimestrale di ottobre?
Abbiamo chiesto in giro: ma nessuno conosce la risposta. Oppure, la conosce, ma a noi non la ha voluta dire.
Abbiamo notato che molti sono ancora affezionati al “Buy-the-dip”, la regoletta di “comperare sempre su ogni ribasso”. Sono affezionati, ma pure perplessi.
Perché comprano tutti i ribassi, ma poi la Borsa continua a scendere.
E in quel caso, che si fa?
Ed infatti, tra il pubblico delle meme, dei siti di trading, delle chat e delle community adesso c’è anche chi vuole “giocare al ribasso”, magari utilizzando le famose opzioni 0DTE.
La motivazione è sempre la stessa: fiutare il vento ed acchiappare l’occasione.
Ognuna di queste persone è convinta di essere più furba di tutti gli altri, e riuscire a fregarli tutti, comperando sui minimi e poi vendendo ai massimi.
A tutti quanti i nostri lettori, che abbiano interesse o anche solo curiosità per le azioni, noi offriamo gratuitamente uno spunto di riflessione, che leggete nella immagine che segue, e che noi giudichiamo preziosissimo.
Da qui, è necessario partire, se si vuole anche solo chiacchierare al bar di azioni ed indici azionari.