Quisquilie e pinzellacchere

 

Per noi è fonte di sostentamento: e per questo, il mercato finanziario noi di Recce’d lo trattiamo sempre con rispetto, massimo rispetto, ed in modo molto serio.

Per operare in modo profittevole sul mercato finanziario, però, è importante, ed anzi deciso, riconoscere anche i (pochi, ma ricorrenti) aspetti del suo funzionamento che risultano tutt’altro che seri: risultano al contrario ridicoli.

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Molti esempi, li abbiamo evidenziati nel corso degli ultimi dieci anni nel nostro Blog. Oggi, ve ne propioniamo un ennesimo.

Richiamiamo la vostra attenzione sul tema delle “materie prime 2021”, ed in particolare sul tema del “petrolio 2021”.

Il tema è caldo, anzi caldissimo: tutti i media ci si buttano a pesce, sapendo che aumenta il numero di click, e questo perché dal petrolio si ricavano beni di uso comune, come benzina, gasolio e carburanti per il riscaldamento domestico.

L’immagine qui vicino è una recentissima copertina del settimanale The Economist, ma anche sui quotidiani e TG nazionali i termini “shock energetico” sono di uso comune.

Qualcuno avrà fatto i conti? Qualcuno avrà aggiornato le previsioni? E su che cosa? E chi? Qualcuno, almeno qualcuno, avrà idea di che cosa si sta esaminando, di che cosa si parla?

Boh.

Recce’d la settimana scorsa, nel proprio quotidiano The Morning Brief, ha fornito al proprio Cliente una serie ordinata e selezionata di dati concreti, in particolare sul petrolio.

Poi ha spiegato nel dettaglio al Cliente, con riferimento alle nostre attuali posizioni di portafoglio, perché questo allarme sullo “shock energetico”, benché preso in modo molto serio, non modifica le nostre scelte di portafoglio.

In questo Post, in modo molto più sintetico, vogliamo regalare ai lettori un aiuto concreto: vogliamo aiutare i lettori a rispondere alla domanda “Che cosa cambia nella gestione del mio portafoglio con il petrolio a 80$?”

Prima di tutto, e come facciamo sempre, vogliamo aiutare il lettore a ricordare: vogliamo aiutare i nostri lettori a ricordare che negli ultimi cinque anni le oscillazioni del prezzo del petrolio sono state molto frequenti e molto ampie in assoluto (dollari) ed in percentuale (50-60-70%). Lo vedete sotto nel grafico.

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Non c’è nulla di singolare, di unico, di “senza precedenti” nel recente rialzo del prezzo del petrolio greggio. Se soffrite di ansie da volatilità, tenetevi alla larga, o se siete almeno un po’ equilibrati, limitate la vostra esposizione.

Sempre richiamando in causa la vostra memoria, riguardatevi il grafico dell’oro qui sotto.

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Tornate con la memoria a 12 mesi fa: ricordate? Ogni dubbio era svanito, e tutto era chiarissimo: l’oro avrebbe potuto … soltanto salire.

Come il petrolio oggi.

Ritornando per un attimo all’oro: vi sarà utile ricordare anche un po’ più indietro, e guardare qui sotto il grafico di lungo periodo.

Le materie prime hanno, tutte, un utile effetto, che potremmo dire da “equilibratore” ovvero “ammortizzatore” nei vostri portafogli. ma attenzione: non sono un Bancomat. proprio quando credete “adesso lo so, che guadagno”, loro scattano nella direzione opposta. Un investitore VINCENTE lo sa che è necessaria pazienza, se si vogliono fare veri guadagni.

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E qui arriviamo al ridicolo, ovvero a quei momenti ridicoli dei mercati finanziari, e soprattutto di chi opera sui mercati ed intorno ai mercati.

Sui mercati ed intono ai mercati, da sempre, c’è chi spinge sulle materie prime come “occasioni di facili guadagni”, facili e soprattutto veloci.

Basterà avere capito “a che punto è il ciclo”.

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Lo scorso mese di maggio, come vedete sopra, era chiaro che un “super-ciclo” delle materie prime, petrolio in testa, era già iniziato. Le ragioni erano evidenti a tutti: stimolo all’economia e dollaro USA debole.

Ora, vediamo: dollaro USA debole, mmmmm …

E poi lo stimolo all’economia, beh …. mmmmm … vediamo, dunque …

Ma allora era comunque chiaro a tutti: persino a settimanali autorevoli come The Economist.

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Nel mese di agosto, e quindi due mesi dopo, i toni vengono in parte moderati: e si scrive, come vedete qui sotto, che “Forse” ma solo forse, il “Superciclo” esiste davvero. Forse.

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Poi arriva settembre. Sono trascorsi appena 90 giorni. E cosa accede?

Arriva la triste notizia di un lutto.

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Sta morendo, il Superciclo, ci dice il Wall Street Journal.

Che cautamente aggiunge, però, che “Non è detta l’ultima parola”.

Da allora, dalla morte del Superciclo, è trascorso solo un mese. ma chi se ne ricorda? E chissenefrega? Le grandi banche globali, insieme con i TG e i quotidiani, devono spingere qualcuna a fare, qualcuno a aprire nuove posizioni, qualcun altro a chiudere posizioni già in essere, qualcuno almeno a scrivere nella chat oppure mandare un messaggino ad un amico oppure fare click sul sito.

Fare, fare, fare. come se stesse davvero succedendo qualcosa.

E così arriviamo ad oggi. Il petrolio WTI tratta a 82 dollari USA, ed è chiaro che può andare in una sola direzione, e per quali ragioni (ah, no, non il dollaro debole, e no, neppure il boom economico) … e fesso chi non c’era.

Per nostra fortuna, noi in Recce’d abbiamo sufficiente esperienza, e nervi saldi, per leggere questi episodi per quello che sono nella realtà. Episodi dell’avanspettacolo, poi arriverà lo spettacolo quello vero.

Intanto voi, amici lettori, tenetevi questo Post in memoria: ne riparleremo sicuramente, come sempre facciamo, ritornando sui nostri Post, anche di anni prima. Lo facciamo anche oggi, negli altri due Post con la medesima data.

Solo così si vince, nel gioco degli investimenti. Non rincorrendo i titoli dei siti e dei quotidiano, come quelli che a campione vi abbiamo riportato nel nostro Post. Investire è una cosa seria, più seria di questi titoli: che sono solo … pinzellacchere.

Mercati oggiValter Buffo