2021: fatevi voi un po' di conti

 

Pubblichiamo oggi, 2 gennaio 2021, tre nuovi Post, ed altri verranno pubblicati nei giorni prossimi. E’ il nostro modo, attivo e costruttivo, per ringraziare i lettori regolari del nostro Blog, ed augurare in questo modo a tutti loro un 2021 ricco di successo e buoni risultati sui mercati finanziari. Per ragioni che questo Blog ha esposto, in modo qualificato e dettagliato, negli ultimi due mesi, il 2021 sarà probabilmente l’anno più complicato e difficile degli ultimi 12. Ma proprio per questa ragione, sarà carico (ma davvero pieno zeppo) di opportunità di fare bene e quindi di fare performance. Noi, insieme ai nostri Clienti, davvero non vediamo l’ora. Con questi Post di fine anno ed inizio anno diciamo quindi addio al 2020, e benvenuto al 2021. Diciamo inoltre addio al nostro Blog nella forma attuale: il Blog (come abbiamo già annunciato) cambierà formato e natura, e questo sarà solo uno dei tanti sforzi che arriveranno a completamento nel 2021, e che stravolgeranno sia le modalità sia la strategia della comunicazione di Recce’d.

000_Simple_Answer.png

L’aritmetica è quella branca della matematica che si occupa di operazioni elementari, come addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione.

Ognuno di voi amici lettori è in grado di fare quattro conti: ma a noi sembra che numerosi investitori preferiscano non fare neppure i calcoli più elementari..

Lasciamo perdere l’Italia, che è da questo punto di vista un caso disperato: i numeri, quelli veri, non li conosce, e non li considera, più nessuno, neppure il Governo, neppure l’opposizione. L’Italia oggi è unop dei simboli, a livello globale, di una situazione nella quale sembra che i numeri non hanno più alcuna importanza. Il ritorno alla realtà dei numeri, proprio per questo, nel 2021 sarà molto doloroso, e potrebbe comportare grandi sorprese.

Il fenomeno, come già detto, è globale: persino negli Stati Uniti, il Paese custode della scienza economica negli ultimi 100 anni, si è ormai persa di vista la realtà dei numeri. Eppure, è sufficiente fare un minimo di aritmetica. e noi ora ve lo dimostriamo.

Sept_2020_406.png

Tutti i media, tutte le banche di investimento, la Banca Centrale, ed una buona fetta di investitori negli Stati Uniti celebrano oggi 2 gennaio il “rapido ritorno dell’economia ai livelli pre-pandemia”.

I numeri dicono questo? Per nulla, ed un poco di aritmetica ve lo dimostra in modo molto semplice.

Sept_2020_387.png


Il dato che vedete qui sopra nel grafico è quello più celebrato, quello che viene diffuso nel modo più ampio e martellante: la spesa per consumi, negli Stati Uniti, è oggi più elevata che prima della pandemia.

E qui, iniziamo a fare un po’ di semplice aritmetica.

We all vaguely know that tax revenues must be way down and federal spending has skyrocketed, but most Americans probably have no idea how much new debt has been added in just the last year: Specifically, at the end of the third quarter of 2020, the federal debt “held by the public” (meaning that this figure excludes intragovernmental holdings such as the so-called Social Security trust fund) stood at $21 trillion and change. That same figure for 3q 2019 was $16.8 trillion, meaning that the Treasury’s outstanding debt increased by some $4.2 trillion in just twelve months’ time. To reiterate, this is how much more Uncle Sam spent above revenues in just one year.

Gli Stati Uniti hanno aumentato, nel 2020, il proprio debito pubblico di più di 4000 (quattromila) miliardi. Di questi 4000 miliardi, oltre 2000 sono stati trasferiti, in modo diretto, nei conti correnti delle famiglie degli Stati Uniti.

Sept_2020_344.png

Ora, prendete il valore nominale della produzione negli Stati Uniti nel 2019, che è pari a 21500 (ventunomilacinquecento) miliardi di dollari circa. I 2000 (duemila) miliardi trasferiti direttamente alle famiglie sono come facilmente potete verificare il 9,5% del PIL 2019: nel corso del 2020, il Governo ha trasferito alle famiglie il 9,5% del PIL del 2019.

Come avete letto sopra nell’immagine, però, la spesa per consumi resta dello 1,5% INFERIORE a quello del 2019. E quindi, a tutti noi serve di fare un po’ di aritmetica.

Sept_2020_388.png

Il Governo, come abbiamo appena detto, ha messo nelle tasche delle famiglie USA, in modo diretto, 2000 miliardi di dollari USA nel 2020: allo stesso tempo, però, sono 20 milioni i cittadini americani che oggi, nel gennaio 2021, ricevono i sussidi di disoccupazione. 12 mesi fa, erano 2 milioni, come vedete sopra nell’immagine.

Si tratta di 18 milioni di persone che non lavorano, non generano produzione e reddito, e non percepiscono per conseguenza alcun reddito.

Sept_2020_393.png

Non è difficile rapportare questi numeri ai numeri della produzione del PIL degli Stati Uniti: è sufficiente fare un po’ di aritmetica. Noi vi aiuteremo a farlo, ripartendo dai dati del grafico qui sotto.

Sept_2020_362.png

Se anche volessimo essere ottimisti come Goldman Sachs (e noi di Recce’d non lo siamo, per ragioni che oggi illustriamo in un altro Post) dovremmo in ogni caso accettare un calo del PIL degli Stati Uniti, nel 2020, del 3,5%, come vedete sopra nell’immagine. Il 3,5% equivale a circa 750 (settemila) miliardi di dollari.

Dunque: il Governo degli Stati Uniti ha speso (in deficit) 4200 miliardi di dollari in più, rispetto al 2019, mentre la produzione è scesa di 7000 miliardi. Potremmo aggiungere ai 750 miliardi gli oltre 4000 miliardi, e concludere che la produzione al netto degli interventi statali è scesa di 5000 miliardi di dollari, ovvero del 25% in soli 12 mesi.

Questa aritmetica non è soltanto utile: è indispensabile. E’ indispensabile per comprendere il presente, ed è indispensabile al tempo stesso per decidere sul nostro futuro, e sul futuro dei nostri denari. Nel 2021, infatti, non ci saranno ULTERIORI 4200 miliardi di interventi pubblici, e non ci saranno ULTERIORI 2000 miliardi di fondi trasferiti direttamente nelle tasche delle famiglie americane.

Se anche volessimo essere ottimisti come Goldman Sachs (e noi non lo siamo) un incremento del PIL del 5,5% nel 2021, partendo dalla base di 20750 miliardi di dollari USA, ci porterebbe a 21800 miliardi di dollari USA totali. Rispetto al 2019, un incremento di 300 miliardi di dollari USA, un incremento dello 1,35% in 24 mesi. Con circa 5000 miliardi di debito in più.

Questo è il Mondo nel quale tutti noi e voi viviamo. Questa è la realtà dei fatti.

I numeri dei mercati finanziari, quelli che tutti voi vedete sullo schermo della vostra TV e del vostro pc hanno una rilevanza pari a zero, nei confronti dei numeri che avete appena visto. Non li possono cambiare, modificare, fare aumentare o diminuire. Li possono, unicamente, registrare.

Sept_2020_386.png

E’ comprensibile, che in un anno affannoso ed affannato, veloce ed imprevedibile, moltissimi investitori si siano affidati all’intuito piuttosto che all’aritmetica. Si siano lasciati trascinare dall’emozione piuttosto che dal ragionamento. Abbiamo scelto di andare tutti con la massa, invece che utilizzare la propria testa. Sono sintomi di PTSD, come abbiamo già scritto.

Proprio sulla base di queste considerazioni, Recce’d ha scelto di fare per conto vostro un po’ di semplice aritmetica, per aiutare i lettori a rimettere le cose in ordine. Per poi agire di conseguenza, e rapidamente, allo scopo prima di tutto di proteggere il loro risparmio dalla prossima ondata.

Sept_2020_385.png
Mercati oggiValter Buffo