Perché il vaccino non ha funzionato?
I primi dati dai test del vaccino ci dicono che non funziona: almeno, in Borsa.
I dati noi di Recce’d abbiamo deciso di presentarveli nel modo più facile da leggere: attraverso tre grafici.
I tre grafici riguardano un unico test: quello fatto sulla Borsa di New York: la Borsa più grande del mondo e la più influente. Dopo che sale New York, salgono anche le altre: ma se New York scende, allora tutte scendono.
Per questo, soltanto in particolari occasioni Recce’d vi scrive dello Stoxx 600 europeo, del DAX oppure della Borsa di Milano
Nel primo grafico, mettiamo in evidenza due dati
il primo dei due dati è il livello massimo toccato dall’indice S&P 500 di New York il giorno 9 novembre, ovvero nel giorno del primo dei tantissimi annunci de “il vaccino”, fatto a regola d’arte alle ore 8 degli USA, un’ora e mezza prima dell’apertura delle Borse, come sicuramente era stato concordato da Pfizer con Goldman Sachs, Morgan Stanley, ed il mondo della politica, per rendere massima l’emozione e l’emotività degli investitori; ebbene, come leggete, in quel 9 novembre, più di un mese fa, l’indice S&P 500 arrivò a 3668 punti come punto massimo
il dato che noi mettiamo a confronto è la chiusura di venerdì 11 dicembre, un mese e due giorni dopo; la chiusura è stata fissata a 3663 punti, ovvero cinque punti SOTTO il livello toccato il 9 novembre
Il primo test (perché ne seguiranno altri, che noi puntualmente vi riporteremo) che cosa ci dice? Che il vaccino non ha funzionato, almeno per la Borsa di New York: nonostante una imponente orchestrazione, su scala globale, ben pochi sono andati dietro a quel richiamo per allodole, e a fronte di questi pochi che hanno risposto al richiamo (“è un fatto storico”; “è il momento di investire”) altrettanti hanno venduto. per questo, il risultato dopo un mese è pari a zero.
I dati di questo test che cosa ci dicono? Che in questo frangente, tra i gestori di portafoglio, ha vinto chi chi ha detto ai propri clienti di fare NULLA. Si è dimostrato serie, e capace, e professionale.
Ora passiamo al secondo dei tre grafici-
In questa seconda immagine, potete vedere che il massimo toccato da questo stesso indice il 30 agosto scorso fu di 3585 punti, ovvero di soli 80 punti inferiore al livello di chiusura del venerdì 11 dicembre.
Ai nostri lettori suggeriamo la seguente domanda: seguendo i media, i quotidiani, i TG Economia, i settimanali, CNBC, a tutti sembra di essere appena usciti da una fase di forte rialzo degli indici. Come leggete dal grafico qui sopra (e come i lettori del nostro Blog hanno letto la settimana scorsa nei nostri Post) non c’è stato alcun rialzo degli indici di Borsa. Non esiste.
Perché allora, sui quotidiani, sul Corriere Economia, e seguendo CNBC, si trovano parole di entusiasmo, si sottolinea il termine “rally di Borsa”, si spingono i piccoli investitori a comperare azioni?
A favore di chi è, questo concerto mediatico? Si intende davvero segnalare all’investitore una “grande opportunità”? L’uomo dei media, della TV, dei quotidiani, è in buona fede? E’ soltanto poco professionale? Oppure, lo scopo è una fregatura ai danni del pubblico?
Completiamo l’esame dei risultati del test “il vaccino” con un terzo grafico.
Nel terzo grafico che vi proponiamo, abbiamo scelto di confrontare il livello attuale della Borsa di New York con il livello di inizio giugno scorso.
Recce’d ha individuato, e detto in pubblico, che a giugno era già finita la spinta, quella che potremmo definire naturale, al rimbalzo delle Borse. Non c’è più nulla da dire, da giugno in avanti.
Tutto ciò che i vostri occhi di investitori hanno visto da giugno in avanti è … tarocco. Artificiale, e fabbricato.
Nel caso della Borsa di New York, il rialzo dai 3220 punti di inizio giugno ai 3665 di venerdì 11 dicembre è certamente un rialzo, ma di modeste proporzioni, se come è doveroso sul piano della competenza professionale lo mettiamo a confronto con la volatilità dell’indice nel 2020. Un rialzo del 12% alla fine di una lunga fase di rialzo è sul piano della operatività un fatto privo di significato: può essere cancellato in una sola settimana (e tutti voi lettori lo avete visto).
Per non scappare di fonte alle nostre responsabilità, che sono quelle di un gestore di portafoglio serio, affidabile ed esperto, chiuderemo questo Post spiegando in modo estremamente concreto il nostro punto di vista sul grafico dell’indice S&P 500 nel 2020, quello che avete appena esaminato, tornando poi per la chiusura, sul vaccino.
Allo scopo di valutare, in modo concreto e legato al risultato finale, ciò che il vostro gestore ha fatto nel 2020, per ciò che riguarda gli investimenti azionari, dovete farvi tre semplicissime domande:
che cosa è stato fatto, con i miei soldi, nella fase della freccia di colore nero?
che cosa è stato fatto, con i miei soldi, nella fase contrassegnata dalla freccia di colore verde?
aveva un senso, fare qualsisia cosa nella fase segnata dalla freccia di colore rosso? E quale cosa?
Il grafico qui sopra ci aiuta a rispondere alla domanda con la quale abbiamo aperto il Post: il vaccino ha fallito?
Allo stato delle cose di oggi, il grafico ci consente almeno di concludere una cosa: il vaccino, in questo grafico proprio non si vede. Non c’è. Non esiste.