Secondo semestre 2019: quali sorprese dalle valute?

 

La sorpresa dell’ultima settimana è stato, senza dubbio, l’attacco diretto di Trump a Draghi ed alla BCE.

L’attenzione suscitata da questa mossa, inusuale e inattesa, la racconta bene il tweet che segue.

L’autore è uno degli economisti più autorevoli della nostra epoca, l’economista al quale si deve la (chiamata in causa quasi ogni giorno tra gli operatori di mercato di questi tempi) “Taylor rule”.

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Si parla, qui sopra, di una vera e propria “guerra delle valute”. Che eventualmente potrebbe prendere il posto nel secondo semestre 2019, della “guerra delle tariffe”.

Perché qualche guerra, di sicuro, Trump sarà costretto a farla, prima delle Elezioni.

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E sui mercati, tra gli operatori e tra i gestori di portafoglio, circolano tante voci: tra le quali, vi segnaliamo qui sotto quella che parla di “interventi diretti della Amministrazione Trump sul mercato dei cambi”.

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La banca globale HSBC qui sotto ci ricorda che (come sempre è stato) una azione politica per reprimere i cambi e deviarli dalla loro naturale direzione trasferisce semplicemente la volatilità dal mercato dei cambi all’economia reale sottostante.

Ci sono numerosi esempi, nella storia delle valute.

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