L'Italia e la recessione perenne
Vi rendete conto di ciò che sta accadendo in Italia in questo 2019?
Scriviamo questo Post per rendere pubblica la nostra difficoltà ed il nostro disagio, nell’analizzare ed interpretare la situazione in Italia nel 2019.
Non i mercati finanziari, sia ben chiaro: quelli (la Borsa di Milano e i BTp) hanno da tempo rinunciato ad avere una vita propria.
La Borsa va dietro agli indici europei (e quelli europei all’indice di New York). I BTp seguono le obbligazioni americane.
Ma … ci sono eccezioni. Come i nostri lettori ricordano, la crisi dei mercati, in Italia, in passato è esplosa all’improvviso. Un po’ come mettere il piede su una mina.
Noi vediamo più di una mina, oggi, sul cammino dell’Italia. Le notizie che riguardano la Banca d’Italia, che leggete oggi sui quotidiani, disturbano proprio perché arrivano in una fase in cui il contesto internazionale ci ha regalato una (inaspettata) tregua.
E quando leggiamo di una nuova Commissione Banche, il pensiero va immediatamente alle precedenti Commissioni Banche, numerose eppure tutte inutili. Perché farne una nuova?
Da tempo abbiamo espresso, ai lettori ma soprattutto ai Clienti, il nostro disagio per ciò che riguarda l’Italia. Disagio che è diverso da quello espresso, nell’ultima settimana da Confindustria.
Confindustria lamenta adesso in pubblico ciò che tutti sapevano, e dicevano, da mesi. I gufi li vede solo Salvini (oggi: in passato le vedeva invece Renzi, e prima di Renzi ne ricordiamo molti altri): ma i numeri sono numeri, e la situazione economica in Italia oggi è grave. Questo lo vede ognuno di noi e di voi (dati come quelli dell’immagine in basso la documentano). Quella che era la “quinta potenza industriale del Mondo” oggi si lascia andare a fondo senza reagire.
Come detto: c’è a nostro giudizio un disagio diffuso che va oltre la recessione. La recessione è un fattore congiunturale, mentre a noi sembra di vedere qualche cosa di strutturale. Una debolezza delle Istituzioni, e del tessuto sociale, che rischia di degenerare in una fase di confusione.
Non è la recessione congiunturale a preoccuparci: è la recessione perenne del Paese.