Siamo alle solite: è assuefazione

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Un gestore bravo, un gestore competente, un gestore responsabile non ha dubbi: è del tutto sbagliato ragionare di azioni, di Borsa, e poi di obbligazioni e di tassi, tenendoli separati.

Ricordate la situazione descritta qui sopra nel grafico? Ne abbiamo scritto per decine e decine di volte, negli ultimi anni.

Come si può dare un senso a Borse che salgono, e che quindi esprimono maggiore OTTIMISMO degli investitori sul futuro degli utili delle Società quotate, e rendimenti delle obbligazioni che scendono (la linea di colore rosso) ed esprimono quindi una visione NEGATIVA sul futuro dell’economia?

Come detto, Recce’d ne ha scritto in molte occasioni, ed oggi faremo veloce. Si tratta in modo evidente di mercati distorti, oppure come scrivono in tanti “drogati”, e ormai siamo arrivati alla fase peggiore, quella della assuefazione.

Perché è importante segnalarlo ancora? Perché la assuefazione implica due cose: che servono dosi sempre più forti, e che non è detto che ogni volta lo “shot” fornisca la stessa gratificazione, oppure per essere più chiari la medesima reazione dei mercati assuefatti.

La settimana scorsa, in The Morning Brief abbiamo sottolineato, in più occasioni, che la reazione dei mercati alla svolta ad U della Federal Reserve è stata fino ad oggi molto, ma molto, diversa da quella che molti avevano previsto, molto più complicata, incerta. E’ la confusione di cui si scrive nell’immagine qui sotto.

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Mercati oggiValter Buffo