I fatti che determinano i rendimenti (parte 11)

Recce'd vi ha segnalato più e più volte le anomalie che dominano per il momento sui mercati finanziari. le pericolose distorsioni. Le rischiose stranezze.

Come i lettori più attenti ricordano, in Recce'd giudichiamo l'anomalia più grande, la più pericolosa, e la più influente sul futuro dei mercati, il prezzo (e quindi il rendimento) delle  obbligazioni di bassa e bassissima qualità che è del tutto fuori mercato oggi.

Per questo, va segnalato, seguito ed analizzato il fatto che questa anomalia sta in questi mesi riducendosi (grafico qui sotto) in particolare in Eurozona.

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Sarebbe da definire "normale" questa reazione, se non si partisse da livelli infimi (e per questo pericolosissimi). Normale perché? Perché le economie rallentano (grafico qui sotto)

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E rallentano sulla base dei dati già pubblicati: manca ancora, in questi dati, l'impatto della crisi degli Emergenti, che oggi pesano per una metà del PIL globale, come vedete sotto.

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Notate bene che il mercato si sta aggiustando alla nuova realtà anche in assenza di alcuna iniziativa concreta in chiave restrittiva (minore liquidità) da parte della BCE.

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L'aspettativa dei mercati, al contrario, è per un atteggiamento più accomodante della BCE, che vedete nel grafico qui sopra e che si riflette nel ribasso dell'euro che vedete nel grafico qui sotto.

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Fatto che a sua volta si spiega con le previsioni di minore crescita dell'economia, come dicono anche gli indici PMI come vedete sotto nel grafico.

Un processo che arriverà ad impattare sugli spread obbligazionari di cui abbiamo scritto in apertura in modo MOLTO AMPIO nei prossimi mesi.

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Valter Buffo