Quelli che non la pensano come noi (parte 5)
Proprio oggi, in un Post precedente, abbiamo detto con la nostra abituale chiarezza da dove arriverà, sulla base delle nostre simulazioni e valutazioni, il "trigger", l'impulso, la scintilla, quel qualche cosa che rimetterà tutto in moto dopo la pausa di tre mesi e la caduta della Borsa USA di fine gennaio.
E' una ottima occasione per confrontare il nostro lavoro con il lavoro di uno degli strategisti più noti al Mondo, che lavora per Merrill Lynch.
Josh Hartnett proprio oggi scrive che sono tre i fattori che potrebbero determinare la discesa dello S&P 500 sotto quota 2550, e sono precisamente questi:
- Weaker GDP & EPS: Chinese export growth slows to 0-5% (current 3MMA = >15%); political/geopolitical fear cause US ISM <55; US capex on back of US tax cuts fails to materialize
- Credit contagion: surge in US dollar causes EM asset volatility (e.g. BRL to 4) which, in turn, causes deleveraging and contagion across credit portfolios
- Policy impotence: ECB & BoJ QE and more dovish central bank rhetoric fails to suppress spreads & volatility
Poi elenca anche i tre fattori che potrebbero, invece, riportare lo S&P 500 a nuovi massimi: anche qui i fattori sono tre:
- US policy makers “blink”: the Fed reduces its dot plot & the Trump administration backs away from protectionism
- Buybacks: math of US corporate bond issuance (annualizing $1.5tn in 2018) and US equity supply (on pace to fall $0.9tn via buybacks) kicks-in
- Tech bubble: “TINA to FAANG” narrative resumes; inability of global synchronized recovery, record EPS, US tax cuts and budget deficits, record low unemployment in US/UK/Japan/Germany, Fed balance sheet & surging commodity prices to induce higher wages & higher interest rates causes flows to surge back into deflationary tech disruption theme.
Letti così, riteniamo che rendano piuttosto facile, per l'investitore finale, la scelta di come posizionarsi.
Ma non fermiamoci qui. Leggiamo cosa dice Hartnett a proposito della sua personale visione del futuro di breve termine: e scrive in modo chiaro che oggi lui è più negativo che positivo. la ragione? Una eccessiva enfasi (quello che noi abbiamo chiamato "esuberanza") che negli ultimi mesi è circolata, sui tre fattori che seguono:
- A macro view of higher GDP growth, strong global EPS, and a “good” rise in interest rates
- The 9-year bull market leadership of scarce “growth” & scarce “yield” via US stocks, tech stocks, US & EU high yield bonds, EM bonds and so on
- The 2-year bull market “global synchronized recovery” leadership of short G7 government bonds, US bank stocks & global cyclical stocks
Leggendo queste frasi ... ci sale un dubbio, ovvero che Hartnett in realtà la pensa come noi, e che quindi il titolo di questo Post è sbagliato. Solo che lui scrive per la Banca per la quale lavora e per gli interessi di quella Banca, mentre noi in Recce'd scriviamo solo e sempre per i nostri Clienti.