Che ce ne facciamo, di un rimbalzo così?
Il coro delle televisioni (CNBC in testa), dei settimanali specializzati e ovviamente dei consulenti più "ultras" ha acceso tutti i riflettori sul rimbalzo delle Borse che ha riportato l'indice USA al di sopra della media mobile a 200 giorni, che era stata rotta solo sette giorni di mercato fa.
A favore dei nostri Clienti abbiamo commentato ogni giorno questo rimbalzo, spiegando che significa poco o nulla: la ragione, forte ed anzi fortissima, è che questo rimbalzo NON è la reazione ad un miglioramento delle previsioni e delle prospettive delle Aziende.
A distanza di anni, siamo purtroppo ancora qui a commentare, con allarme sempre maggiore, che si riesce a fare salire le Borse sulla base del fatto che "le cose peggiorano": come vedete qui sotto, anche nelle ultime sedute la curva dei rendimenti USA si è avvicinata ancora di più allo zero (recessione).
In questo mercato finanziario, intossicato e a volte tossico per gli investitori, le cattive notizie sono buone notizie: e per un solo fatto, ovvero che le Banche Centrali saranno costrette a rallentare o negare la fase di uscita dalle politiche monetarie non convenzionali ed ultra espansive. C'è purtroppo ancora chi investe sulla Borsa (con logiche NON di investimento bensì puramente speculative) perché ... mancano le alternative.
Come tutti sapete, queste cose si riflettono poi negli indici di "condizione finanziaria", ovvero le financial conditions citate spesso anche dagli uomini e donne della Federal Reserve, e che vedete sotto nel grafico.
Nelle ultime sedute si investe sul fatto che le cose peggiorano: ed in Europa, la cosa è ancora più evidente. Scende l'euro, e salgono gli indici di Borsa. Sapete che Recce'd NON lo fa né lo farà in futuro, e sapere anche che Recce'd lo giudica un pericoloso errore.
Ma attenzione: anche negli USA la crescita economica è più lenta del previsto, e soprattutto se guardiamo agli utili aziendali la stagione delle trimestrali USA che in questi giorni si chiuderà NON ha generato un rialzo dei mercati ma soprattutto NON ha indotto una revisione al rialzo delle stime per il trimestre successivo.
Lo vedete sotto, nel grafico di Zacks: e Zacks, come già commentato in questo Blog, è uno dei più accesi "ultras" dei rialzi di Borsa. Come vedete qui sotto, nel primo trimestre molte aziende hanno "battuto le stime degli analisti" ma poi i medesimi analisti NON hanno corretto al rialzo le stime per il trimestre in corso.
Vedrete che presto si tornerà a scrivere di "peak earnings".