Qualche suggerimento pratico (parte 1)
Nel corso della settimana che inizia domani, per i nostri Clienti offriremo in The Morning Brief una analisi, sintetica ma di dettaglio, dello stato della crescita economica, negli Stati Uniti e nel Mondo, anche (ma non solo) alla luce del dato di venerdì scorso per gli occupati USA.
Il potere, l'influenza dei media sui mercati finanziari è grande ed è crescente: ne abbiamo accennato nei nostri Post sulla "narrativa" (che continueranno). Il dato di venerdì ci offre un'occasione: per dare a chi ci legge qualche suggerimento pratico.
Dunque, il dato è risultato superiore alle attese. Arriva dopo tre dati che invece erano tutti e tre risultati inferiori alle attese. I titoli dei giornali hanno scritto che "supporta le aspettative di una crescita economica sostenuta".
La reazione dei mercati va analizzata con attenzione. Euforica? Per la verità NO: lo vedete nel grafico sotto, che la Borsa di New York è partita a razzo, ma nelle stesse ore il dollaro ha fatto ZERO, i tassi hanno fatto ZERO, e persino l'oro si è mosso ... ZERO. Evidentemente, ci sono punti di vista molto distanti, su quanto è importante il dato di venerdì 9 marzo.
Ma merita attenzione la Borsa: e qui noi vogliamo suggerire, a tutti i lettori, di fare bene attenzione a certi meccanismo, che abbiamo spiegato in abbondanza in The Morning Brief. A partire da certi "rialzi del venerdì pomeriggio". Ce ne era stato un altro, proprio quindici giorni prima, e lo vedete nel grafico sotto.
Questa volta, si è aggiunto un "nuovo record" (che mancava da tempo): quello dell'indice Nasdaq, che poi è proprio l'indice su cui operano maggiormente i piccoli investitori in questi mesi (come nel Duemila). Adesso il peso della Tecnologia sull'indice S&P 500 è tornato ai livelli della fine del 2000, come vedete sotto. Dato che merita una riflessione? Vedete voi.
Centinaia di volte, Recce'd vi ha suggerito di fare grande attenzione anche a "come funzionano i mercati". Nessun dubita che, nei rialzi stratosferici della Borsa USA nel 2017 hanno giocato un ruolo molto importante i piccoli investitori, quelli cosiddetti "retail", abilmente coinvolti (e sfruttati) per creare un clima di "euforia". Lo dicono i dati del grafico sotto, ma pure centinaia di altri.
Normalissimo quindi che si facciano dei tentativi per ricreare quello stesso clima. Questo è uno: ce ne saranno anche altri nei prossimi mesi.
La clientela retail, i piccoli investitori che "fanno da soli" spesso subiscono proprio la pressione dei media di cui scrivevamo sopra. Spesso si auto-convincono di cose che non esistono. Spesso manifestano comportamenti "da gregge". Il grafico che segue, che è molto conosciuto, racconta gli alti ed i bassi emotivi di questo "gregge".
Va precisato qui, con grande forza, che i cosiddetti investitori "professionali", i gestori dei Fondi Comuni di Investimento, italiani ed esteri, soffrono di un comportamento molto simile: non si staccano mai dal gruppo, per paura di "perdere il posto" (quello che si chiama "career risk"). E lo vedete tutti, in modo facilissimo, esaminando le performances realizzate dai Fondi Comuni di Investimento. Un altro "gregge".
Va ancora aggiunto che sono moltissimi anche i consulenti che, per compiacere il Cliente e non perderlo, gli dicono sempre di "andare con il mercato", di stare "con il gruppo". Nel breve termine, non si rischia di fare arrabbiare il Cliente: ma nel medio termine, non si produce alcun valore, né per il Cliente, né ovviamente per il consulente.
Ma tornando all'oggi, negli Stati Uniti in particolare, è evidente il peso del "retail" sull'andamento del Nasdaq: che segue e seguirà nei prossimi mesi il grafico che vedete sotto.
Ed ecco un consiglio pratico: levatevi dalla testa tutto quello che avete letto sul dato NFP, ed anche tutto quello che avete letto sulla media a 50 giorni. Tutta quella roba lì, non solo non vi aiuterà ma aumenterà la vostra confusione.
Il dato davvero importante, della settimana scorsa, lo leggete qui sotto. Il resto, sono tutte ... balle di fumo.