Come fare performance (positiva) nel secondo trimestre 2016 (parte1)

Da anni, Recce'd si distingue nel panorama, italiano e non solo, per un livello di trasparenza che non trova termini di paragone nel panorama della consulenza, ma anche delle Case di Fondi e della Banche di Investimento. Recce'd da anni, con i suoi Clienti, accetta la sfida dei mercati: che secondo una vecchia convinzione sono "impossibili da battere" ... peccato però che alcuni ci sono sempre riusciti.

Le grandi banche del settore, venti anni fa, allo scopo di creare un cartello ovvero un oligopolio internazionale hanno creato meccanismi di vendita e di reddito che premiano i mediocri: "siamo tutti uguali, scappare non serve perché è impossibile, facciamo tutti più o meno i medesimi risultati"; e così il cliente rimane chiuso nel recinto e continua a pagare. E' la "prevalenza dei mediocri".

Destinata a durare per sempre? Sembra di no, visto quello che si è messo in moto negli ultimi anni, quando un muro è stato abbattuto e oggi permette ai Clienti di vedere che cosa c'è oltre: che non sarà perfetto ma è di certo più conveniente, più efficiente e meno costoso di quello che i Clienti investitori avevano prima. 

Recce'd da anni accetta la sfida dei mercati: e lo farà anche nei prossimi mesi. Il primo trimestre 2016 è stato caratterizzato dalla esplosione della volatilità, dopo che il 2015 nel suo insieme è stato caratterizzato dalle clamorose smentite alle previsioni fatte sia dalle Grandi Banche sia dalle Case di fondi sul QE di Eurozona, sulla Cina, sulla crescita negli USA, sul dollaro e sui tassi di interesse. Smentite su tutto, per farla breve.

Recce'd accetta la sfida dei mercati, e vi anticipa oggi i temi che domineranno nei prossimi tre mesi (ma che vediamo con chiarezza già oggi: tutti, non soltanto noi di Recce'd).

Il primo tema a cui accenniamo è quello della crescita economica globale: tre mesi fa, si temeva la recessione: oggi, quella parola sui mercati non la usa più nessuno. A noi sembra almeno possibile che tra un mese si torni a parlare di "crescita in accelerazione".

Qualcuno vi spiegherà, a quel punto, che "con la crescita economica tutto si sistemerà": noi oggi vi diciamo che non è vero, per nulla. Se si realizzasse a breve uno scenario di maggiore crescita economica, andrebbe immediatamnte in tensione l'intero comparto delle obbligazioni (in particolare laddove le obbligazioni hanno un rendimento a scadenza, in termini reali, negativo): negli Stati Uniti, in Eurozona, in Asia e nei Paesi Emergenti.

La volatilità resterà in un caso e nel caso opposto una caratteristica dominante.

 

Mercati oggiValter Buffo