Chi rischia di più? Il dollaro USA (parte 5)

Lo scorso 28 gennaio vi avevamo scritto della situazione del dollaro, e ieri 3 febbraio avete visto che il cambio contro euro ha rotto la resistenza di 1,1000 e viaggia stamattina, 4 febbraio, sopra 1,1100. Nei precedenti Post di questa serie vi abbiamo offerto le nostre valutazioni sul dollaro e i nostri obiettivi per il cambio con l'euro: utilizziamo questo spazio per sottolineare alcune cose.

  • La prima cosa è che sono passati pochi giorni dal più recente annuncio di Draghi ("a marzo faremo nuove cose"): la BCE ha perso il controllo del cambio dell'euro.
  • La seconda cosa è che un rafforzamento del petrolio, nelle prossime settimane, potrebbe ulteriormente contribuire alla debolezza del dollaro USA
  • La terza cosa è che se viene meno la "forza del dollaro" allora viene meno anche uno dei supporti alle Borse di Eurozona
  • La quarta cosa è che azioni ed obbligazioni sarebbero influenzate, nelle prossime settimane, da una eventuale impennata di volatilità (spike) dei cambi maggiori

Attenzione quindi alle valute: noi di Recce'd possiamo aiutarvi a seguirle giorno per giorno.

Mercati oggiValter Buffo