Indicazioni operative: che cosa fare (parte 2)
Nel primo Post di questa serie, pubblicato ieri, vi abbiamo dato tre consigli pratici molto precisi. In sintesi: se siete in difficoltà, se avete subito perdite a causa del calo degli indici, smettetela di preoccuparvi del rimbalzo (ci sarà? non ci sarà?) e pensate a quello che verrà dopo, facendo tre semplici cose:
- cambiate strategia
- cambiate prodotti oppure strumenti finanziari
- cambiate advisor
Detto questo, come operare sul proprio portafoglio? Passarci sopra con il bulldozer, oppure adottare un atteggiamento graduale? Non ci può essere una regola generale, valida per tutti: dipende dalla situazione di partenza. Vediamo ogni giorno situazioni più urgenti (alcune gravissime) ed altre meno urgenti. Nei casi del primo e del secondo tipo, Recce'd suggerisce di:
- non fare gli eroi: non è questo il momento di aggrapparsi a una eroica visione del mondo, del tipo "tutto andrà sempre bene"; ragionate su ciò che sapete, e siate flessibili
- fate un numero maggiore di operazioni più piccole nelle dimensioni: non è questo il momento di muovere il portafoglio per grandi percentuali (il 30%, oppure il 40%, oppure il 50%)
- fate operazioni con un orizzonte più breve: questo è il momento di verificare il senso di ogni operazione ogni due, tre, quattro settimane
Queste sei regolette pratiche sono, sulla base della nostra esperienza, molto più importanti per il vostro risultato finale che scegliere tra la Borsa Italian e la Borsa USA, oppure tra il dollaro e l'euro.