Gli autentici segnali di rischio (1): lo yen
Molti investitori sono impressionati e inquieti, in questo weekend: non capiscono come, in un contesto che mote grandi banche solo una settimana fa definivano tranquillo, di crescita moderata, e di rischi sotto il controllo delle Banche Centrali, sia possibile assistere ad una caduta verticale delle Borse in Eurozona (la più ampia, dal 2011, quando c'era in questione il fallimento dell'Italia), e ad una apertura di anno negli USA che è la peggiore che si sia mai verificata.
Per aiutare questi investitori, ci sono i Post che Recce'd ha pubblicato nel 2015 e in questo inizio di 2016, molti dei quali anticipavano eventi come questi, ed altri eventi che verranno. Da aggiungere quindi noi di Recce'd abbiamo poco: di utile, per chi investe, oggi si può sottolineare che NON SONO la Cina ed il petrolio le cause di questa instabilità. La Cina ha innescato la crisi, che sarebbe arrivata comunque, magari per effetto di altri eventi; il petrolio invece è sceso solo come riflesso del sell-off globale, non ha anticipato la crisi ma la ha subita.
Nelle prossime settimane, quindi, vi suggeriamo di NON GUARDARE a Cina e petrolio,e per questo pubblicheremo una serie di Post per indicarvi quali sono, a nostri avviso, gli autentici fattori di rischio, gli elementi che potrebbero innescare una crisi sistemica. Il primo, e forse il più grande, è il cambio dello yen, che tutti hanno visto risalire a 117,50 contro dollaro USa nelle ultime settimane. Il fatto è clamoroso, perché la valuta si rafforza proprio mentre Abe e Kuroda fanno il massimo sforzo per indebolirla: il mercato prende quindi a schiaffi Abenomics, come già fece in dicembre con la BCE.
Se la situazione in Eurozona è grave (e ne parleremo in un Post successivo), in Giappone è gravissima, al limite del fuori-controllo: tutti gli investitori devono avere chiaro che il Giappone, non può sopportare un ritorno del cambio verso i 100 contro dollaro nelle attuali condizioni. Ammazzerebbe l'export, che già oggi è in calo, porterebbe in recessione l'economia reale e renderebbe insostenibile il peso del debito per effetto della deflazione. Se lo yen continuasse a rafforzarsi, si vedrebbero scene di panico: e per questo, a nostro parere, ci saranno interventi della Bank of Japan sul mercato delle valute, già la settimana prossima.