Gli autentici segnali di rischio (3): le banche globali

In questo Post negli ultimi anni avete letto più e più volte commenti sulle banche globali, sulle pratiche illegali per le quali sono state condannate, sui loro prodotti finanziari (Fondi Comuni prima di tutto), sul loro rapporto con le Reti di vendita, in Italia e nel mondo, e sugli attacchi a queste banche globali dal mondo della politica e dell'Accademia (NON in Italia, ovviamente). Abbiamo concluso questi lavori sempre mettendo in evidenza che si tratta di costosissimi colossi con conti economici molto meno sani di quello che risulta dalla voce "utili", con una fragilità che nasce prima di tutto da strategie di "occupazione dei mercati" che sono arrivate alla fine naturale, e quindi dalla necessità di ripensarsi, ridisegnarsi e probabilmente scomparire nelle forme attuali. Questo vale per banche USA come JP Morgan e Goldman Sachs, Morgna Stanley e BofA Merrill Lynch; banche europee come BNP Paribas, Deutsche Bank e Barclays; banche svizzere come UBS e Credit Suisse. E qualche altra.

Ovviamente, non siamo i soli a pensarla in questo modo: e adesso, i segnali, molto forti, arrivano dallo stesso mercato. Come vedete nel grafico sotto, in questo gennaio il prezzo di mercato di due delle grandi banche globali è sceso sotto il "tangible book value", quello che in Italia si chiama valore di libro, ovvero la somma dei valori mesi a bilancio che possono essere definiti "tangibili".

Non era mai successo prima: tranne che nel 2009. Ma attenzione: nel 2009, come tutti ricorderete, il mercato non era ... esattamente ai livelli attuali.

Il mercato ci dice, in pratica (e i prezzi hanno sempre ragione): il valore degli assets messi a bilancio non ci ispira del tutto fiducia, e soprattutto noi temiamo che ci siano voci "intangibili", rischi nascosti, che potrebbero erodere questo valore. I prezzi ci dicono: andando avanti, il valore di libro verrà eroso proprio dal fatto che non siete in grado di sostenere le attuali condizioni di redditività. Il vostro modello di business è a rischio.

E' scritto lì, sui giornali: basta leggere i prezzi, e c'è tutto. Fatene buon uso. Ma non impiegateci troppo tempo, perché entro qualche mese qualche cosa succederà.

Mercati oggiValter Buffo