Super Mario: il film è ai titoli di coda (parte 2)
Che fine ha fatto il bazooka? Lo scorso 26 luglio, nel primo dei Post con questo titolo, abbiamo segnalato la progressiva erosione della credibilità di Mario Draghi: una credibilità che è sembrata molto indebolita proprio negli ultimi due giorni della settimana che si chiude con questo weekend, come noi di Recce'd vi avevamo anticipato anche in un altro Post, dello scorso 23 agosto. Nella riunione di giovedì 3 settembre, Draghi ha dovuto riconoscere che la sua politica (il QE) non avrà l'impatto che la BCE aveva stimato, né sulla crescita né sull'inflazione. Si è trattato di una limitura di piccole dimensioni, giovedì scorso: ma è chiaro che come si è corretto al ribasso una volta, si potrà correggere poi altre volte. Il bazooka, banalmente, non esiste. Draghi giovedì scorso ha tentato il rilancio, affermando che la BCE resta "pronta ad agire": ma come tutte le formule di rito, anche questa con il tempo diventa sempre meno efficace, ed infatti sui mercati la reazione positiva è durata poche ore. Il rialzo delle Borse di Eurozona è stata la solita reazione isterica ("dobbiamo assolutamente credere in quello che dice Draghi, qualunque cosa sia") ma stavolta è durata molto meno di 24 ore, e proprio la sera di venerdì 4 settembre, a 24 ore dalla conferenza stampa di Draghi, sull'indice DAX è comparsa la figura tecnica chiamata "death cross" (che viene chiamata così per ragioni facili da intuire). Quanto alla Borsa di New York, la sera stessa (giovedì 3) ha chiuso in ribasso, e quella di Tokyo venerdì mattina è tornata ai livelli di febbraio. L'impatto della BCE sui mercati al di fuori di Eurozona è sempre stato molto vicino a zero, ma qui siamo di fronte a una vera e propria reazione negativa. Questo è un punto significativo, perché le Reti di private banking ad inizio anno avevano venduto questa visione del mondo a molti Clienti, che adesso rischiano a fine 2015 di vedere ridotto il loro patrimonio per essere caduti di una trappola della persuasione operata da esperti della comunicazione.