Giappone: da lì arriverà la prossima crisi (parte 2)
Nel primo Post di questa serie (26 luglio) abbiamo sottolineato i rischi crescenti cui va incontro l'economia del Giappone, e di riflesso anche i suoi mercati finanziari. Oggi, la riunione della Bank of Japan ci offre un nuovo spunto, perché diventa ogni mese più forte il contrasto tra quella sorta di "ottimismo" su cui insiste Kuroda e la realtà dei fatti. Anche oggi Kuroda si è dichiarato "sicuro" che gli obiettivi di crescita e di inflazione dichiarati dalla stessa Bank of Japan verranno raggiunti: lascia però senza parole la scelta di non affrontare la realtà, e i dati che oggi la descrivono. Tutti ormai convergono su una previsione di GDP giapponese in calo, nel secondo trimestre: un calo che oscilla tra lo 1,5% ed il 2% annualizzato. E l'ultimo dato per l'inflazione si colloca allo 0,4% sui 12 mesi. ma niente: Kuroda non spiega e non commenta, mentre le banche di investimento proseguono a scrivere che ci sono "sostanziali miglioramenti" e che il Giappone è una "buona opportunità di investimento". Ma dove? C'è una sola spiegazione possibile, ed è che Kuroda e le banche d'affari hanno interessi convergenti nello spingere sui mercati finanziari (le banche fanno commissioni; Kuroda è rimasto senza alternative): ma non resta molto spazio per tirare avanti con questo gioco delle parti. Pensate che tra gli operatori (e anche sul Financial Times) era circolata negli ultimi giorni l'indiscrezione secondo cui la BoJ avrebbe alzato a sorpresa i tassi ufficiali, per frenare la svalutazione dello yen contro dollaro USA e fermarla a 125. Un assurdo? Senza dubbio: ma molti avevano preso sul serio questa voce, questo rumor, perché tutto nel Giappone di oggi è ai limiti dell'assurdo. E guardate poi ai dati del grafico qui in basso: non solo per le famiglie giapponesi oggi il reddito reale disponibile (la capacità di spesa) è inferiore a quella di 25 anni fa, ma la situazione è stata persino aggravata dagli ultimi due anni di Abenomics, come potete vedere seguendo la linea grigio chiaro nella sua parte conclusiva in basso a destra nel grafico. Queste osservazioni sono importanti per due ragioni: la prima è che dal Giappone partirà la prossima scossa di "terremoto finanziario"; la seconda è che questo esempio vi fornisce una prova concreta di come funziona l'industria del risparmio e dei Fondi Comuni oggi. Se una realtà come questa vie presentata come un'occasione, siamo già a Wayward Pine.