Performances di portafoglio: leggere con attenzione (parte 1)

Sta per partire la "campagna di autunno": la campagna delle Reti di vendita, molte delle quali arriveranno dopo i disastri di agosto a spiegarvi di "mettere ancora più rischio in portafoglio", perché "non è cambiato nulla, è tutto a posto". Molti poi vi diranno che la performance della Borsa di Milano, dal gennaio 2015 ad oggi, "è ancora buona". Dati come questi vanno letti con attenzione (come le avvertenze per le medicine) perché spesso i dati vengono distorti per essere utilizzati commercialmente, che vuole dire per farvi acquistare prodotti finanziari con commissioni più alte. Vi facciamo subito un esempio concreto, che riguarda proprio la Borsa di Milano: come vedete nel grafico qui sotto, dal giugno del 2014 ad oggi la performance è zero (la riga azzurra), eppure molti vi metteranno sotto gli occhi solo il risultato del 2015: bella forza, si partiva dai 19000 punti di fine 2014! Ed anche oggi, 27 agosto, il FTSE MIB vale 22000 punti, ovvero il 10% sotto i massimi non del 2015, bensì anche del 2014. Dead money come direbbe un mio amico che vive in Virginia. Notate poi che, nei 14 mesi intercorsi tra il giugno 2014 ed oggi, siete arrivati a perdere anche il 20% sulle vostre posizioni in Borsa: un rischio per nulla riparato dal rendimento, eppure, molti advisor continueranno ad insistere con voi, magari ritirando fuori vecchi arnesi pubblicitari come "la politica della BCE" e "la ripresa economica". Questa insistenza si spiega solo con la necessità di mettervi in portafoglio prodotti ad alto margine: non risultati per voi, risultati per chi vi vende i prodotti (Fondi o GPM). E come vedete nello stesso grafico, il risultato è stato pari a zero anche sullo Stoxx 50 di Eurozona (la riga in rosso nel grafico), e sullo S&P 500 degli Stati Uniti (la riga blu scuro nel grafico). Provate a chiedere al vostro advisor abituale di spiegarvi questo, invece che farvi perdere tempo con la performance dal primo gennaio, visto che nel 2015 avete solo recuperato le perdite del 2014.

Mercati oggiValter Buffo