Siamo nel 2008? Oppure non siamo nel 2008? (Parte 1)
La domanda del titolo è retorica, e quindi oziosa. Non serve: può essere sfruttata dai giornali, per scrivere commenti imbarazzati di fronte a fenomeni così difficili da maneggiare. Ma per ciò che riguarda la gestione del portafoglio, è del tutto inutile: è inutile chiedersi se tra un anno lo S&P 500 varrà 680 punti, ed è molto più utile concentrarsi sull'oggi e sulle proprie posizioni in portafoglio. Oggi si può ancora agire in modo razionale, come vi abbiamo suggerito qualche giorno fa in un Post, perché ancora i mercati non sono nel panico (e forse mai ci finiranno). Ma è bene agire, e non subire le oscillazioni dei listini: perché la fase di panico non si può escluderla a priori. In questo senso, noi di Recce'd vi diciamo di fare molta attenzione alle mosse delle Banche Centrali. Perché nel contesto attuale dei mercati, è proprio da lì che potrebbe arrivare la spinta verso il panico: un "vertice del G20" oppure un "interventi coordinato delle Banche Centrali" da cui dovessero uscire mosse poco calibrate e quindi inefficaci lascerebbe i mercati senza rete. Da lì potrebbe partire una fase di panico. Si può solo sperare quindi che stiamo ferme, senza fare nulla.