Un luglio caldissimo: un agosto torrido?

Inizierà domani una settimana che, tra i dati USA per l'occupazione e la riunione mensile della BoJ a Tokyo, promette i fuochi di artificio. Non quelli che si vedranno di notte sulle spiagge italiane: quelli dei mercati finanziari, per cui si apre un mese di agosto che si presenta come il meno tranquillo dal 2011. Intanto venerdì scorso si è chiuso un mese di luglio che ha presentato una serie di situazioni estreme: l'indice Nasdaq si è fatto segnalare per un nuovo record assoluto, che ha superato i valori di quindici anni, ed al contrario per la Borsa di Shanghai, si è trattato del peggior risultato mensile dal 2009; per l'oro, si è registrato il calo mensile più ampio da due anni a quest parte, per le valute Emergenti il calo più ampio degli ultimi dieci mesi, e anche per il petrolio è stato il calo mensile più ampio del 2015; e al contrario per le Borse di Eurozona il rimbalzo di luglio è stato anche il rialzo più ampio degli ultimi cinque mesi. A prima vista, l'insieme di questi dati ci restituisce un quadro internazionale dominato dalla volatilità, ma di cui si capisce poco. Noi di Recce'd però vi suggeriamo una lettura più approfondita, che può essere utile non tanto per la ricerca di nuove opportunità (appunto: si capisce poco) quanto per la gestione del rischio, ovvero il risk management. Questa sequenza di record, di variazioni estreme, è un segnale molto significativo. Ogni investitore deve sapere che, fino a che si leggeranno sui quotidiani così tante notizie di "nuovi record" (positivi oppure negativi), per i mercati si tratterà sempre di una fase problematica e di cattiva salute. I mercati dei record non sono mercati sani. Il paragone, alla fine di questo luglio caldissimo, riesce facile, per non dire banale: ognuno di noi ha letto più e più volte articoli sul "cambiamento climatico" e sui rischi del clima, ma è soltanto quando poi il caldo afoso del luglio 2015 tocca direttamente la salute fisica si prende la cosa sul serio. Ed è allora che tutti ci rendiamo conto di quanto questo argomento sia importante, per non dire decisivo, per ognuno di noi. Eppure, negli anni scorsi c'erano stati molti segnali inquietanti: nel grafico qui sotto, potete vedere quanti "record" di temperatura sono stati stabiliti già lo scorso anno, ovvero nel 2014. Questo è un segnale forte di cattiva salute del nostro pianeta: allo stesso modo sono segnali di cattiva salute dei mercati finanziari i crolli di Cina ed Emergenti ed anche i record (di prezzo ma soprattutto di valutazione) del Nasdaq.

Mercati oggiValter Buffo