Fondi Comuni di Investimento: quale valore aggiunto?
Stamattina i quotidiani raccontano che Societé Generale sta avviando le pratiche per il collocamento della controllata Amundi, la Società di Fondi Comuni che fa parte di quel Gruppo bancario. E si capisce: quale momento potrebbe essere migliore? Le Società di Fondi estere ed italiane hanno potuto difendere ed anche aumentare i propri ricavi anche in una fase di crisi economica (caso raro di settore che si arricchisce in una crisi) perché quei livelli commissionali sono stati difesi da un lato dalle loro Reti di Vendita, che agiscono in un regime di oligopolio con elevate barriere all'ingresso, e dall'altro dalle Banche Centrali, che gonfiando i valori dei mercati hanno garantito a tutti questi Fondi (che sono fondi a benchmark, e che quindi salgono solo se i mercati salgono e scendono quando i mercati scendono) risultati soddisfacenti per tutti, quelli bravi e quelli (e sono la maggioranza) che si sono semplicemente lasciati trasportare in alto dalla marea, senza aggiungere alcun valore. Se richiamiamo la vostra attenzione su questo tema, è perché se ne scrive e da tempo in tutto il mondo (molto meno in Italia, per dirla tutta): ne scrive spesso, ad esempio, il Financial Times ed in particolare John Authers che solo ieri ha pubblicato un pezzo dal titolo "Active managers must prove their worth", un titolo molto esplicito per un articolo che è solo l'ultimo di una serie (e che vi suggeriamo di leggere). Ne scrive anche il Wall Street Journal, che in un articolo dal titolo "The case for active managers" (8 febbraio 2015) spiega così la fuga che si è registrata negli USA, con importanti flussi in uscita dai Fondi Comuni tradizionali a favore degli ETF passivi:
Index funds clearly have won the hearts and minds of many investors. So are there any reasons to even consider actively managed funds these days? The naysayers’ argument in recent years has been a powerful one: The odds are against active managers beating the market. Most haven’t beaten the market since 2008. So why pay the extra fees? Little surprise, then, that last year, people yanked $98.58 billion out of actively managed U.S.-stock mutual funds while putting $71.34 billion more into “passive” ones that merely track an index. Total assets of exchange-traded funds, which are built to mimic indexes, climbed past $2 trillion.
I Fondi Comuni tradizionali, altrimenti detti "a gestione attiva", hanno subito negli ultimi 20 anni una bruciante sconfitta dal mercato non risuscendo a battere i propri benchmarks in otto casi su dieci anche a causa delle elevate commissioni (tabella in basso: i dati si riferiscono agli USA, ma la situazione è simile per l'Italia). Questi "prodotti finanziari" hanno svolto una funzione importante negli anni Ottanta, ma oggi sono strumenti superati e ad alto costo, perché incapaci di generare un valore aggiunto per chi investe.