Che fine ha fatto il bazooka? (parte 1) Attenzione alla Borsa italiana
Lo scorso anno, gli ultimi mesi furono molto negativi per la Borsa di Milano, che chiuse l'anno a 19000 punti circa: ed è proprio grazie alle difficoltà di un anno fa che oggi molti si possono permettere di andare in giro e sbandierare "il rialzo della Borsa di Milano, la migliore di Europa". Si tratta, ve lo diciamo ancora una volta, di una illusione ottica: in realtà oggi 13 ottobre la Borsa di Milano vale molto meno di quanto valeva ai suoi massimi del 2014. Non di quest'anno: dell'anno scorso. Un esempio classico di dead money da utilizzare solo come opportunità per un trading dentro-fuori che sui nostri portafogli modello ha reso ben il 3% lo scorso anno ed il 4% nel 2015. Oggi scriviamo per segnalare i rischi di questa Borsa nelle prossime settimane e mesi: l'economia di Eurozona non va, come conferma anche l'indice tedesco ZEW di stamattina, sceso da 10 ad 1; e Draghi ormai è in un vicolo cieco, visto che il QE non funziona e del bazooka non parla più nessuno (ma proprio più nessuno! neppure gli entusiasti di febbraio e marzo: deve essere ... rotolato giù in cantina, di fianco alle tre frecce di Abe)). Un rallentamento ulteriore dell'economia, con un contemporaneo scivolamento in deflazione, provocherebbe conseguenze negative per tutta Eurozona, ma in misura maggiore per i Paesi indebitati, che vedrebbero crescere il peso relativo del loro debito sul GDP. Primo fra tutti, l'Italia, che negli ultimi anni ha fatto zero per ridurre il peso del proprio debito: e qui non è questione di ottimisti e pessimisti, ma solo di leggere i numeri.