Un trimestre stellare per le Borse: ma adesso non aspettatevi una "correzione" (parte 3)

Leggendo i verbali della Federal Reserve pubblicati ieri sera, si scopre che neppure al Board della Fed si aspettano una semplice "correzione":

 

"A few participants attributed the recent equity price appreciation to expectations for corporate tax cuts or to increased risk tolerance among investors rather than to expectations of stronger economic growth. Some participants viewed equity prices as quite high relative to standard valuation measures"

"... a number of participants remarked that recent and prospective changes in financial conditions posed upside risks to their economic projections, to the extent that financial developments provided greater stimulus to spending than currently anticipated, as well as downside risks to their economic projections if, for example, financial markets were to experience a significant correction."

Non aggiungiamo commenti. Richiamiamo l'attenzione di chi legge sulle difficoltà che frasi come queste segnalano per la gestione del portafoglio nell'attuale contesto di mercato: specie se consideriamo che chi esprime queste valutazione è, allo stesso tempo, l'attore che più di tutti gli altri ha contribuito a creare la situazione che qui poi viene commentata.

Come investitori, possiamo solo augurarci che al più presto si esca, per sempre, da questa fase, prolungata all'eccesso, di mercati finanziari distorti da attori irresponsabili, che a posteriori poi ci parlano di "valutazioni molto elevate" come se loro fossero semplici spettatori.