La forza della propaganda, in poche righe

 

Alcuni dei dati macroeconomici USA pubblicati la settimana scorsa sono stati utilizzati per mandare il messaggio che vedete qui in basso. Questo è del Wall Street Journal, un quotidiano che è schierato a favore della Amministrazione Trump.

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Soltanto alcuni dei dati visti la settimana scorsa, certo: con altri, sarebbe stato impossibile. Non si poteva fare questo titolo e poi parlare delle vendite al dettaglio USA, dei beni durevoli USA, dei dati per il settore della manifattura USA, dei dati per il settore della manifattura in Germania, oppure dei dati per le vendite al dettaglio per il Giappone.

Ma restiamo al grafico sopra: che cosa c’è di notevole? Il fatto notevole, che vogliamo mettere alla vostra attenzione è questo: CHI aveva mai detto che OGGI gli Stati Uniti sono in recessione?

Nessuno.

Nessuno lo ha mai detto.

Notate bene questo meccanismo: tre mesi fa, i medesimi giornali con titoli analoghi a questi avevano creato un “tema recessione”. Oggi, e a soli tre mesi di distanza, creano un secondo tema: “non c’è più la recessione”.

Per voi lettori, e per voi investitori, tutto ciò è dannosissimo. Vi fa credere che per l’economia reale tutto cambi in soli tre mesi, e questo è del tutto falso. E poi vi fanno credere che i mercati finanziari rimbalzano perché migliora l’economia reale, e questo è ancora più falso, se possibile.

Infine, vi danno la falsa impressione che per voi investitori, e per le vostre scelte di investimento, ciò che conta è ciò che leggete nel grafico sopra, oppure in quello sotto. Ed è falso anche questo.

Per le vostre scelte di investimento, il dato di oggi conta NULLA, come più e più volte abbiamo scritto. In quanto investitori, a voi rileva solo dove saranno questi numeri tra tre-sei-nove mesi.

Lo sapete valutare da soli? Avete al vostro fianco qualcuno in grado di aiutarvi in questo esercizio?

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