Mosse disperate: BoJo

week_04_Oct_2019_034.png

Quanto lo giudicate disperato, un Primo Ministro che annuncia un accordo, senza essere certo che il sua Parlamento lo sosterrà?

Dare una risposta a domande come queste è complesso. Il nostro lavoro per i nostri Clienti, e per i nostri portafogli di investimento, è anche questo.

Ai Clienti, noi avevamo detto, ormai più di tre anni fa, che Brexit non era un fatto acclarato. Che era necessario, in quel luglio 2016, agire sui portafogli tenendo in conto che Brexit sarebbe potuta … non arrivare mai. Che Brexit poteva essere soltanto … un evento per i mezzi di informazione.

Ai Clienti, noi avevamo aggiunto che NO, non era vero che la sterlina GBP sarebbe crollata, e che NO, non era vero che l’economia del Regno Unito sarebbe caduta in recessione.

Noi abbiamo detto ai nostri Clienti il CONTRARIO di ciò che loro trovavano scritto, tre anni fa, due anni fa e un anno fa, sui quotidiani, e che ascoltavano ai TG in televisione.

E adesso, come aprirà la sterlina GBP lunedì mattina? Scusateci ma ce ne importa … il giusto.

Non è così, che si fa il mestiere di gestore di portafoglio. Non siamo proprio alla ricerca dell’ultima “furbata”, del colpo di astuzia e di fortuna. Non giochiamo, con i soldi dei Clienti, non è questo il nostro mestiere.

Al contrario: noi siamo qui a dirvi che, nella storia di Brexit, il buon Boris alla fine conterà quanto Theresa May. Ovvero: nulla. E quindi, che oggi abbiamo poco da dire.

Valter Buffo