Cambiano i temi di mercato (3): dalla crescita alla recessione (e ritorno?)

 

Proseguiamo oggi nella serie di Post avviata una settimana fa.

Solo 12 mesi fa, sui mercati sia le banche di investimento globali sia le Reti di vendita dei Fondi Comuni si domandavano se la crescita economica negli Stati Uniti avrebbe raggiunto il 4% nel 2018.

Oggi, a pochi giorni dall’inizio del 2019, sui mercati si discute soltanto di un argomento: il rischio recessione. Negli USA, e quindi … di recessione globale.

Ma attenzione! Perché dopo il più recente dato (4 gennaio) per gli occupati USA dalla Casa Bianca è arrivato un segnale forte: Larry Kudlow ha detto che “non c’è in vista alcuna recessione” (ammettendo così, in modo implicito, che per gli USA oggi la recessione è un tema di discussione sul tavolo).

Quanta importanza attribuire al dato per gli occupati di venerdì 4 gennaio? Partiamo da un grafico.

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Il messaggio del grafico sopra è abbastanza chiaro, ma se tra i lettori c’è qualcuno che è ancora nel dubbio, l’immagine sotto esplicita il tutto.

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Quindi: il dato di venerdì 4 non è sufficiente ad allontanare i rischi di recessione (a differenza di quanto ha dichiarato la Casa Bianca).

E allora noi, poveri investitori finali, come faremo a capire dove sta andando l’economia USA?

Di certo, vista l’esperienza del 2018, sarebbe un gravissimo errore affidarsi alle previsioni delle varie banche di investimento globali.

Dobbiamo perciò armarci di pazienza, di strumenti di analisi aggiornati, ed impostare da lì la nostra strategia di investimento, negli USA e nel Resto del Mondo.

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Se nelle ultime settimane vi siete persi qualcosa, le tre immagini qui sopra sono utili per fare il punto, in modo aggiornatissimo, sull’andamento di alcune importanti variabili USA.

L’esperienza ci insegna, però, di NON limitare la nostra attenzione ai dati che riguardano l’economia degli Stati Uniti. Ecco allora altri due utili grafici a proposito dell’andamento globale dell’economia reale.

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Se siete stati in vacanza, o distratti nel periodo delle Festività, noi ora vi aggiorniamo anche su ciò che nel frattempo è successo all’economia dell’Europa, la regione del Mondo dove viviamo e dove (in parte) noi investiamo i nostri portafogli, anche qui con tre aggiornatissimi grafici.

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E poi, per completare le informazioni di chi ci legge, e pure per chiudere il nostro … giro planetario, vi segnaliamo quello che sta succedendo in Cina in queste ultime settimane, per mezzo del grafico qui in basso.

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Tutto questo a che risultati ci porta? Per una analisi di dettaglio, vi rimandiamo a quello che Recce’d scriverà sia in The Morning Brief sia nella nuova serie di Focus di strategia che inizierà in gennaio.

Volendo però sintetizzare anche in questa sede, diremo che:

  1. è certo che quella che circolava 12 mesi fa era una prospettiva economica del tutto irreale, era un “miraggio”, ed era anche, diciamo la verità, una balla di fumo inventata per gettare fumo negli occhi dell’investitore finale

  2. lo scenario da favola, quello che chiamavano Goldilocks (grafico in basso), non è mai esistito, se non nei documenti che le banche globali di investimento chiamano “ricerca”

  3. ed è certo che oggi l’investitore deve lavorare sui dati, i dati reali, i fatti, per capire quale è la migliore previsione che oggi è possibile fare per la crescita delle economie nel 2019.

Chi oggi vi dice che “lui sa come andrà a finire”, vi sta mentendo. Oggi, tutto è rimesso in gioco, e per avere una risposta affidabile, su cui basare le proprie scelte, ci sarà da lavorare ogni giorno..

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Mercati oggiValter Buffo