Consulenza finanziaria 2016 (parte 7): risparmiare o guadagnare?

In Italia, fino ad oggi, la consulenza finanziaria si è presentata al mercato come un canale che genera valore a favore del Cliente che investe prima di tutto razionalizzando i processi, il che significa poi in sostanza un bel taglio ai costi. Molto consulenti dicono ai loro Clienti: "Perché pagare così tante commissioni se poi ti ritrovi con il medesimo portafoglio di Fondi che hanno tutti? Te lo posso replicare io in cinque minuti, magari usando ETF che costano meno, ci risentiamo una volta al trimestre e il gioco è fatto".

Tutto vero, tutto bene e tutto a posto: se è ciò che voi cercate. Sicuramente, razionalizzare il processo di investimento, saltare passaggi intermedi quando sono puramente commerciali, eliminare dalla catena chi non crea valore aggiunto è consigliabile.

Ma non è tutto: si può pretendere molto di più, dai propri investimenti. L'iniziativa di Recce'd è nata con lo scopo di dimostrare (e lo stiamo facendo) che il Cliente che investe ha diritto di pretendere standard di qualità più alti anche (e soprattutto) quando si parla del contenuto, ovvero della gestione di portafoglio: non è costretto ad accontentarsi di analisi superficiali, non è costretto a rincorrere le ultime notizie che si trovano al telegiornale, così come non è costretto ad affidarsi a banali modellini matematici oppure a modellini di analisi tecnica.

Il Cliente investitore può e deve pretendere che chi gli parla ad esempio di Draghi e della BCE abbia almeno quelle basi formative che gli consentono di capire che cosa è la politica monetaria, e come funzionano quei meccanismi: perché se manca quello, allora vi racconterà che le cose funzionano benissimo "perché lo ha detto Draghi", e lui poi si accorgerà che non funzionano benissimo solo quando la Borsa di Milano avrà perso il 30%, e voi con lei. E quanti ne abbiamo visti di recente!

Quando si parla di gestione di portafoglio, il nostro metodo di lavoro, e la nostra strategia, si concentrano sul dare al Cliente standard di qualità vicini a quelli massimi disponibili sul mercato: ed è per questo, che ci trovate spesso a ripetere di diffidare delle vecchie strategie di investimento, dei vecchissimi arnesi di analisi, che ormai non usa più nessuno tranne quelli che si trovano alla "periferia" del sistema.

Il rischio più grande che oggi correte, come investitori, è quello che noi ed altri chiamiamo "effetto gregge", e che avete visto così bene nel 2015: prima tutti insieme da una parte ("lo dice il consenso") e poi tutti inseme dalla parte opposta. E sempre al momento sbagliato. Il fenomeno è così tanto ampio, che penalizza anche i gestori più esperti come quelli dei Fondi HEDGE: ne ha scritto, la settimana scorsa, il Financial Times in un articolo da cui abbiamo tratto il grafico qui sotto.

Per questo vi serve un gestore, un professionista della gestione non un improvvisato, e per questo vi servono strumenti tecnologici che vi mettono a diretto contatto ed in condizione di comprendere ogni singola scelta fatta sui portafogli. Subito: non dopo tre mesi, quando ormai non serve a nessuno.

Per questo è nata Recce'd. Per questo è nata la nostra innovativa App. E siamo gli unici oggi in grado di offrire all'investitore italiano questa combinazione di avanguardia

Mercati oggiValter Buffo