UBS, JP Morgan e Barclays. E Deutsche Bank, e BNP Paribas e Credit Suisse. E tutte le altre (parte 3)

Il processo contro il dipendente di UBS che è accusato di avere partecipato alle operazioni di manipolazione del mercato dei cambi ai danni dei Clienti di UBS è appena cominciato, ma già sono venute a galla verità nuove e sconvolgenti: in particolare, la settimana scosa si è appreso dell'esistenza di un vero e proprio manuale, a cui i dipendenti dovevano attenersi nell'effettuare queste operazioni-truffa. Torniamo (dopo due precedenti Post) a mettere alla vostra attenzione queste storie (che hanno portato, fino ad oggi, a 300 miliardi di dollari di sanzioni: più del debito pubblico greco, per capirci) perché vi aiutano a riflettere su alcuni punti. Il primo punto è il valore del business di queste banche globali, costrette a ricorre, in modo sistematico, alle attività per le quali hanno già accettato la colpa, per potere chiudere i bilanci e pagare i costi ingentissimi, incluse le sedi nei grattacieli di vetro ed alluminio a Londra, New York e magari Milano. Il secondo punto è che moltissimi investitori hanno scelto i prodotti (Fondi) e servizi (private banking) di queste case perché sono più sicuro" rispetto a quelli di operatori indipendenti. Vi diranno: ma che c'entra? Rispondete: vorremmo capire bene se questa stessa disinvoltura viene adottata in tutta la vostra azienda, alla luce di quello che ci dicono da cinque anni a questa parte Autorità di Vigilanza e tribunali. La terza cosa su cui riflettere è che l'esistenza di un manuale conferma che i Vertici di queste grandi banche coinvolte nelle pratiche illecite erano del tutto consapevoli di quanto fatto: ed allora, risulta perfettamente legittimo chiedersi che cosa non sappiamo ancora, e chiedersi inoltre se una di queste grandi banche globali non potrebbe, in condizioni di minore liquidità e minore euforia dei mercati, essere una seconda Lehman Brothers. La quarta ed ultima cosa su cui riflettere è: perché i media non ne parlano? Di certo, non per tutelare gli interessi di noi che siamo gli investitori finali. Ma noi di Recce'd ne parliamo e ne parleremo, perché qui sono in gioco grandi interessi per un grandissimo numero di persone.