Nasdaq ai massimi di sempre: ma è qui la festa?

Chi ci segue da più tempo, conosce già il nostro modo di affrontare l'investimento: con grande attenzione ai dati cosiddetti "hard", ai dati di sostanza, e con minore attenzione ai trend, alle fasi di entusiasmo e depressione, e per finire con zero attenzione alle "mode del momento". Qualche volta ci costa, ma il più delle volte ci ripaga, e con gli interessi. Noi non siamo tra quelli che hanno festeggiato il nuovo record assoluto del'indice Nasdaq, lo scorso giovedì, e le ragioni di quesa cautela le abbiamo dettagliate in precedenti interventi (sia sul Blog, sia nei documenti che vengono inviati ai nostri amici Registrati ed ai nostri Clienti Sottoscrittori). Ne riscriviamo oggi per sottolineare il fatto che si sta allargando il numero degli scettici, ed in questo gruppo adesso c'è anche una parte degli analisti delle case di brokeraggio, anche chiamate banche di investimento, anche chiamate (da noi) reti di vendita all'ingrosso di titoli. Un esempio forte e significativo è arrivato giovedì scorso 23 aprile, da Bank of America Merrill Lynch (Michael Hartnett). Ve ne riportiamo i passaggi più significativi, di modo da rendere in pieno il significato originale. Si comincia con l'affermazione che le Banche Centrali nel 2015 hanno di fatto operato un vero e proprio salvataggio delle azioni e delle obbligazioni corporate: “Bulls can be thankful that the max liquidity/minimal rates backdrop (see chart below) has ‘bailed out’ equities and corporate bonds in 2015”. Al di là degli effetti di breve termine, in Merrill Lynch vedono questo "salvataggio" come un motivo di preoccupazione: "... no longer see conditions as “max bullish (...) the extreme level of monetary stimulus and ultralow rates could make for some periodic bouts of unsettling volatility in 2015.". Ed in particolare, vedono un forte rischio di una fase di "disobbedienza" degli investitori: "if the earnings recession continues, fears of default contagion take hold, or what they term “investor disobedience” (this occurs when central banks “tell the markets to do one thing and they do the opposite”) emerges, volatility is likely to spike.". E su questo punto, ci troviamo in pieno accordo (per una volta) con opinioni che arrivano dalla "sell-side" del mercato: persino le banche di investimento, qualche volta, giocano a carte scoperte.

Mercati oggiValter Buffo