Morte della diversificazione?

Cinque anni di "politiche non convenzionali" hanno non solo gonfiato i prezzi degli assets finanziari in tutte le categorie, ma anche aumentato a livelli che non hanno precedenti il grado di correlazione tra tutte le maggiori asset classes. Il fenomeno che i media hanno etichettato "risk on - risk off" è proprio la (ormai consolidata) tendenza dei maggiori mercati a salire e scendere tutti insieme. Di questa situazione hanno beneficiato, fino ad oggi, gli investitori finali, che hanno visto la loro ricchezza finanziaria crescere (almeno sulla carta dei prospetti che riportano la situazione dei loro portafogli), ma anche le banche che intermediano i titoli e le case che vendono fondi comuni ed altri prodotti finanziari. Queste ultime due categorie hanno già messo in tasca le loro commissioni (e in contanti) e di certo non restituiranno nulla se i mercati nel 2014 dovessero invertire la rotta: agli investitori finali, invece, resterà il difficile compito di districarsi tra posizioni di portafoglio che spesso sono molto frammentate, ma soltanto nell'interesse di chi vende. La diversificazione, infatti, in questo nuovo "mondo non convenzionale" serve a poco o nulla.